La morte dell’economia

Marzo 1, 2012 MacroEcoAnemia


La morte dell’economia

La morte dell'economia


Cosa vedrà l’economia non bancaria dei famosissimi 530 miliardi di € del LTRO di SuperMarioDraghi distribuiti generosamente a chiunque avesse una licenza bancaria ?

Niente.
La crisi sta accelerando, e non diminuendo come invece continuano a strillare giornali e tivù, a causa della mega stangata made in UE con il solito pretesto del deficit pubblico da sanare e del terrorismo fiscale annesso (numero di spot ossessivamente ripetuti e blitz della GdF nelle diverse città).

I dati appena usciti ieri sono eloquenti e sono riassunti dal grafico sopra.

I depositi bancari sono aumentati del +2% circa nella mitteleuropa (Olanda, Austria, Germania, Finlandia, Francia e Belgio).
I depositi bancari sono crollati del -13% in Grecia, del -9% in Portogallo, Italia e Irlanda.
La Spagna, per ora, si salva con un -2% di calo dei depositi bancari (come mai? La risposta è semplice: non ha dato stangate fiscali come quelle italiane, per cui lo stato non ha “risucchiato”moneta come da noi).

Come sto ripetendo da sempre, prevedo un PIL italiano nel 2012 non inferiore al -3%, con possibili sorprese negative fino al -5% proprio a causa della riduzione improvvisa del denaro circolante.

Sono anni che insisto prepotentemente su questo punto: ridurre drasticamente il deficit pubblico significa bruciare la moneta a disposizione del settore privato.
In un contesto di crescita zero del credito, l’economia muore.

E infatti la velocità di caduta dei depositi nelle banche italiane non dipende affatto dai capitali che prendono il volo a Chiasso.
I soldi sono semplicemente finiti.


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