La parola a Kenneth Rogoff

Febbraio 7, 2009 MacroEcoAnemia


La parola a Kenneth Rogoff

Con il suo ormai celebre stile diretto, Kenneth Rogoff ha recentemente dichiarato sul Wall Street Journal che la crisi finirà probabilmente fra un paio d’anni.

Secondo Rogoff, il mercato immobiliare e quello finanziario hanno già percorso buona parte del ciclo ribassista.
Tuttavia, non bisogna farsi illusioni : in situazioni analoghe del passato, l’accumulo di debito pubblico, causato dai salvataggi bancari e dai minori introiti fiscali in periodi di crisi, ha spesso indotto i governi a utilizzare l’inflazione come scorciatoia per riequilibrare i conti.


La parola a Kenneth Rogoff


Kenneth Rogoff, che su questa base suggerisce di evitare i titoli di stato a lunga scadenza, ha fatto notare che nella sua carriera ha visto molti paesi emergenti uscire dalle crisi finanziarie grazie all’inflazione.

Come ben sapete, sono d’accordo con questa ipotesi da molti mesi.

Infatti, a mio modo di vedere :

La salita di questa settimana e delle prossime dovrebbe essere, molto probabilmente, un bear market rally: gli obiettivi sono quelli già fissati in precedenza e la mia visione non è cambiata.

Kenneth Rogoff ha parlato di iperinflazione: ricordo che si dovrebbe raggiungere un massimo a marzo 2009 per poi fare un minimo, in termini relativi e non nominali, a giugno 2011.

I tassi potrebbero improvvisamente aumentare, se l’iperinflazione aumentasse prima del previsto (possibilità non da scartare).

La situazione è molto diversa dal 2002, quando, per uscire dalla crisi, si fece ampio uso di leva finanziaria, derivati e bolla immobiliare.

Oggi, l’unica bolla all’orizzonte è il debito pubblico.

Una bolla gigantesca e pericolosamente a rischio di andare fuori controllo.


TwoBubbles


Io rimango fedele alle mie convinzioni di fondo.
Quando saranno raggiunti gli obiettivi che mi sono prefissata, ci sarà semplicemente un’enorme opportunità di acquisto.
Se nel frattempo i dati oggettivi mi daranno torto, pazienza: al limite avrò perso solo la prima gamba del rialzo.
Poco male.

Ma l’orizzonte che intravedo nella real economy è ancora troppo fosco per al momento cambiare idea.

Certamente un punto di equilibrio verrà trovato in qualche modo.
Non subito.

Ma l’Armageddon non si verificherà mai.
Nemmeno nel nefasto caso di insolvenza di uno stato importante.


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