La paura e l’istante

Aprile 3, 2023 La Medicina dell’Anima

Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere.
E, disponendoci sempre a essere felici, è inevitabile che lo siamo.

Blaise Pascal


La paura e l’istante

Nei momenti di paura, panico o forte disagio, si avverte proprio fisicamente la sensazione di essere abbandonati a sé stessi.
Esce fuori e ci lascia in balia degli eventi.

In quei momenti siamo distratti da noi stessi, siamo disorientati.
La paura disgrega e disperde le energie.

Se cerchiamo di affrontare le nostre paure, al di là del risultato, rinforziamo la nostra autostima.
Questo ci rende più coraggiosi.

Il punto non è non provare paura, cosa ottimale, ma agire senza farsi dominare dalla paura e dalle difficoltà.

Non è facile.
Ma ne vale la pena.


Fonte : Pierre LévyIl fuoco liberatore

La paura e l’istante
Mette il peso della sua presenza in ogni suo gesto…

La paura ci intima di fuggire un oggetto o una situazione.

Ma è sempre la nostra sensazione, la nostra esperienza che vogliamo fuggire.
Affrontare, sentire, essere presenti a se stessi è una vittoria sulla paura.

Se avessimo accettato di sentire (noi stessi), non avremmo permesso alle cose di arrivare a questo punto ; ci sarebbe meno sofferenza nel mondo.

Non lasciare che la tua attenzione si distolga dalla situazione nel suo insieme, sorveglia la sua evoluzione globale, non perdere di vista la totalità, conserva la tua presenza di spirito e affronta tutta la realtà.

Il comportamento nobile – il “portamento” – deriva dalla sincronia tra corpo e mente.
Una persona nobile abita il suo corpo, è fisicamente presente.

Mette il peso della sua presenza in ogni suo gesto.

L’antidoto infallibile dell’avversario è renderti assente a te stesso, anche solo per un istante.
Non appena la tua mente si allontana dal tuo corpo, sei perduto.

La comunicazione tra le truppe e lo stato maggiore viene interrotta.
Ecco il panico.

La radice della vigliaccheria è la fuga dalla propria persona, il tirarsi indietro davanti alla situazione.
La mente del vero guerriero è sempre al fianco del suo corpo.
È sempre vigile, presente, calma e all’erta.

La bassezza sta nella distrazione, nell’abbandonarsi alla disattenzione verso sé stessi e gli altri.
Un essere si abbassa quando il suo corpo non gli appartiene e la sua mente vacilla.

Il coraggio risiede nella determinazione di affrontare la realtà, di essere presenti qui e ora, di non sottrarsi con la mente.

Nelle arti marziali, perdere significa smettere, anche solo per un istante, di mantenere l’armonia tra corpo e mente.
Si fallisce perché ci si allontana dai fatti, dai progetti, dai piani, invece di osservare e affrontare ciò che si ha di fronte.

La paura è un desiderio irrefrenabile di fuggire, di non esserci.
Il vigliacco non abita il suo corpo.

L’avversario vuole “farti paura”, ovvero vuole separare il tuo corpo dalla tua mente.
Cosa significa essere presenti ?

Significa abitare il proprio corpo e proteggere la propria mente.

Essere presenti è la disciplina più semplice, ma anche la più difficile.

Perché è così difficile ?

Perché se sono presente, veramente presente, senza fuggire, divento vulnerabile.
Fuggiamo l’istante presente perché ne abbiamo paura.

Ma è proprio la paura a renderlo insopportabile.
Sei l’istante, nient’altro che questo.


L'angolo del buonumore