Dicembre 6, 2022 La Medicina dell’Anima
Ciascuno vede ciò che si porta dentro.
La separazione
Ormai il genere umano è costantemente addormentato dalle panzane politiche, sociali, religiose ed economiche che ci vengono somministrate quotidianamente.
Fonte : Pierre Lévy, Il fuoco liberatore.
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L’ego si sviluppa a partire dall’illusione che certi eventi ci riguardano e altri no.
L’ego ci fa dimenticare che siamo il mondo.
La persona vittima dell’ego tenta disperatamente di far girare il mondo intorno a sé.
In realtà, però, tutto il suo essere dipende dal riflesso che gli altri gli rimandano, dai piaceri di cui ha bisogno e dalle conferme – mai sufficienti – che reclama senza fine dall’ambiente circostante.
La vittima dell’ego è completamente decentrata e non si contiene in se stessa.
Chi si libera dall’ego smette di voler far girare l’universo attorno ai propri desideri e alle proprie avversioni.
Non vuole più mettere il mondo al servizio della sua immagine e prende in giro i riflessi che i prigionieri dell’ego gli rimandano.
Si concentra su se stesso.
È veramente al centro del mondo.
È il mondo.
L’esigenza del distacco può sembrare paradossale quando dobbiamo anche imparare a collegarci a noi stessi e capire che siamo una cosa sola con gli altri, con le situazioni e con il mondo.
Ma è proprio dall’ego che dobbiamo distaccarci, perché racchiude in sé tutto ciò che ci divide, ci disunisce, ci chiude e ci isola.
Un giorno saremo distaccati, liberati, definitivamente separati dal nostro ego : l’ultima astuzia dell’ego.
Siamo quasi tutti incompleti: ci manca un corpo, un cervello, dei soldi, un titolo, un partner sessuale… eppure basterebbe che ci mettessimo al centro della nostra vita per scoprire che siamo sempre stati interi.
Sii il più vicino possibile a ciò che senti.
Rivolgiti alla vita dell’anima.
L’unica totalità, l’unico mondo realmente esistente, è quello che abbracci.
La vita dell’anima è infinitamente ricca: non esiste nulla di paragonabile a essa, è tutto.
L’ego ci fa credere che nell’istante esistano cose differenti dalla vita dell’anima.
La violenza non è altro che la separazione, lo strappo del grande tessuto, la separazione del bene e del male, dell’essere e del dover essere, dell’io e dell’altro, del sé e del mondo, del percepiente e del percepito, del sé dal sé.
Tutto è fatto della tenera materia dell’anima.
Il dualismo primordiale separa il soggetto dalla sua esperienza.
L’ego designa tutto ciò che ci allontana dalla nostra innocenza e dalla nostra spontaneità.
L’ego rappresenta tutto ciò che ci separa.
Ogni separazione è una separazione da se stessi.