Settembre 19, 2008 EcoAnemia
La storia si ripete
Un altro spunto per criticare il sistema.
Finalmente una tipologia di banche imbroglione (ed un po’ sado/masochiste, visti gli sviluppi) vengono annientate o ridimensionate per mettere più serietà e ordine sui mercati finanziari.
Ma non solo loro hanno fatto e faranno interventi sui mercati in modo scorretto ed in malafede, ma vi sono (e questo è molto più grave) anche gli istituzionali che si muovono con le loro dichiarazioni, i loro dati, i loro interventi.
La Fed presieduta da Bernanke a dire il vero ha ben poche responsabilità sulla situazione creatasi negli ultimi anni : il suo predecessore Alan Greenspan (che ora non fa altro che criticare il sistema da lui creato) ne è il vero responsabile.
Nel 2007 quando era evidente e denunciato da più parti l’avanzare preoccupante della crisi immobiliare, dei subprimes, della crisi economica, il buon Bernanke, Trichet e il FMI si sforzavano ad emettere giudizi e relazioni ottimistiche sul futuro dell’economia, falsificando probabilmente anche i dati economici come l’inflazione (risaputo da tutti che era altissima mentre i dati per diverso tempo la davano addirittura in diminuzione).
Tutto questo ottimismo ha portato gli indici mondiali in alcuni casi ai massimi storici, per poi crollare drammaticamente per l’incalzare dei problemi denunciati da tempo da diversi economisti, analisti, ed anche da questo blog.
Bernanke, Trichet e tutti gli altri, non sapevano nulla con centinaia di economisti, analisti fra i migliori del mondo che operano in collaborazione ?
Rotfl mega carpiato al cubo.
Poi una continua discesa dei mercati per i risaputi problemi ed un cambiamento repentino di previsioni e dati sempre più allarmanti da parte degli stessi istituti che fino a poco tempo prima avevano divulgati dati sempre molto ottimisti.
Nell’ultimo periodo, con il tracollo dei mercati, gli interventi erano sempre più orientati al pessimismo a volte e forse inutilmente e poco serio rasentavano la drammaticità senza dare un filo di speranza.
Nessun intervento per tranquillizzare i mercati, anzi un declino inesorabile.
Poi un fulmine a ciel sereno nel tardo pomeriggio di ieri : un intervento radicale da parte del Tesoro USA.
Tutto sarebbe secondo l’evolversi naturale delle cose che in una crisi che è quasi sistemica e potrebbe fare scoppiare veramente tutto il sistema finanziario che il governo americano tenti un intervento profondo per fronteggiare la crisi.
Ma strane sono le coincidenze e i sospetti.
Come ho iniziato immediatamente a segnalare sin dall’inizio di questa settimana, gli ultimi tre giorni delle scadenze tecniche (quest’anno dal 17 al 19) sono giorni particolari per la chiusura del trimestre borsistico relativo a futures e options (i giorni delle tre streghe).
Inoltre il mese di settembre è solitamente assai problematico visto gli alti volumi dei derivati (e questa volta con problematiche devastanti) ed il numero altissimo di operatori in enorme difficoltà.
Mercoledì crollo degli indici : io subito ho affermato che era una giornata particolare e poteva essere una manovra per mettere in gravi difficoltà diversi operatori con ritiri titoli e altri problemi di garanzie : quindi vendite coattive (fra gli altri anche un importante fondo del gruppo Putnam è stato liquidato).
Crollo continuato anche nella prima parte di giovedì, poi nel tardo pomeriggio la notizia dell’intervento del Tesoro USA.
Non è la prima volta che all’ultimo minuto o quasi prima della scadenza del venerdì c’è un grande intervento esterno con conseguente esplosione dei listini.
Non è certo una casualità, tant’è che ho ribadito per ben tre volte prima di oggi che questa era l’ipotesi più plausibile, anche se all’apparenza assurda.
Questo è trading dei più cattivi e sporchi : gli interessi economici sono impressionanti.
Quindi auspico che oltre alle banche “imbroglione” anche gli istituzionali cambino registro e che ritornino al ruolo che gli compete.
Non più speculatori.
Sinceramente, dubito però che accada.