La tuta di Ernesto Thayaht. La sua costruzione era semplice

Ottobre 11, 2024 Mode personaggi storie comuni

Un nome palindromo che rispecchiasse le simmetrie utilizzate dall’artista.

Veronica Baker


La tuta di Ernesto Thayaht. La sua costruzione era semplice

La tuta di Ernesto Thayaht
A forma di T, la tuta fu così battezzata perché valeva per tutta…

Nel 1919 l’artista fiorentino Ernesto Michahelles disegna la sua prima tuta (che in seguito sarà conosciuta come “la tuta di Ernesto Thayaht”), “il più innovativo, futuristico abito mai prodotto nella storia della moda italia

A forma di T perché valeva per tutta, “un indumento che veste tutta la persona con utilizzo di tutta la stoffa”.

La sua costruzione era semplice : un solo pezzo di cotone, un taglio dritto, numerose cuciture, sette bottoni e una cintura.

Ernesto Michahelles è ricordato come uno dei principali protagonisti del movimento futurista, noto soprattutto con lo pseudonimo Thayaht.

Il suo nome, palindromo, rispecchiava le simmetrie utilizzate dall’artista, per lungo tempo collaboratore e illustratore per Mademoiselle Vionnet.

Progettata per sostituire il serioso completo maschile, caratterizzato da colli alti, cravatte superflue e costruzione su misura, la tuta di Thayaht insisteva sul concetto di funzionalità assoluta.

Era economica, facilmente riproducibile e realizzata con materiali resistenti.
Anche il quotidiano fiorentino “La Nazione” ne promosse la diffusione, pubblicando nel 1920 un volantino in cui Thayaht aveva inserito gli schemi di taglio e la motivazione della sua creazione.

Thayaht realizzò anche una variante femminile, puntando espressamente sugli aspetti funzionali.
L’invenzione, tuttavia, non ebbe un particolare successo.


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