La voce del Silenzio

Dicembre 23, 2023 Riflessioni di una eretica

Il vero amore è un legame che comporta una devozione più profonda di ogni altra.
È come una pianta che cresce lentamente e sotto cui possiamo ripararci dalla pioggia.

“Romano Battaglia“

La frenesia dello shopping natalizio.
Regali e gadget.
Questo è l’unico modo in cui viene inteso oggi il Natale.

Dimenticando il vero significato.
Pace.

Una parola troppo poco importante.
Una cosa troppo piccola per il mondo di oggi.

È una giornata umida e un po’ fredda.
Cammino vuota come un automa per le strade del paese, desidero solo la solitudine.

Mi avvio lungo una strada irta di ciottoli aguzzi e di ghiaia.
Finalmente, mi trovo vicina a uno di quei tabernacoli di campagna, con all’interno una Madonnina di sasso.

Il mio invece ha un Bambinello tutto riccioli, con il viso di rosa, liscio, quasi irreale, e una manina tesa, come a chiamarmi.

Spinta da qualcosa più forte di me, mi avvicino e stringo fra le mie mani il cancelletto di legno che mi separa da lui.
Devo stringerlo forte, perché sento che il ramoscello, sotto il mio peso, scricchiola.

Mi metto in ginocchio e sento la voce del Silenzio.
No, non dite che sono pazza.

È un sussurro impalpabile che mi dice tante cose e niente, un sussurro continuo che profuma di fiori e di erbe e che ha un sapore lontano di cose passate.
Ora il mio sguardo incontra un mandorlo tutto fiorito di stelline bianche, che si muovono leggere al vento.

All’improvviso, un petalo si stacca, vaga per un po’ nell’aria, poi si posa su una manina di Gesù, che mi sorride :

“Adesso conosci la Primavera !

È fatta di cose piccole: un petalo, un fiorellino o una lieve brezza che si ricollega a elementi intimi, nel tuo caso l’insoddisfazione e l’attimo di estasi.
Hai capito, cara ?”

Il petalo si alza di nuovo e si impiglia tra i miei capelli.
Allora rido felice, ma prima di andarmene, ringrazio il Bambinello che ha voluto parlare al mio cuore con una preghiera dolce e tanto, tanto bella :

“Padre nostro,
che sei nei cieli…”

Sera di Natale

Stasera un pioppo
ha intinto la sua chioma
nel rosso del mare
macchiando di piropo
una nuvoletta.

Un usignolo
è riuscito a prendere
le note che sfuggivano
da un lembo
di Paradiso.

Una campana
ritocca più lieta,
soave, leggera.

Ed un cherubino
gioca con un bambino
sorridendogli dolcemente.

In quell’istante
la sera diffonde
un poco di quiete…

Chiesetta campestre all’alba

Entrata in una chiesetta
solitaria e tranquilla,
mi sono guardata intorno
stupita di tutto e di nulla.

C’era la pila di acqua santa
in un angolo remoto,
e due statuette
di gesso colorato ;
poi due panche
di legno, corrose dai tarli.

Ed un altarino
carico di fiori campestri.
L’altare aveva
solo una croce
ai raggi del sole nascente.
Ed intorno un profumo
d’incenso e fiori.
Una vecchina sgranava
con lentezza
il suo rosario ;
ad ogni preghiera
piegava il capo.
Che silenzio profondo !
Lontano soltanto
un suono di campana
ed un belato…
Ad un tratto
– ma come ? –
sentii una musica
dolcissima, lieve
e vidi un fil d’incenso
salire verso il cielo…