Settembre 25, 2008 MacroEcoAnemia
Le conseguenze del credito facile
La Germania è finanziariamente sana, non c’è alcun dubbio.
In generale, anche la Francia e, cosa incredibile, l’Italia sono nettamente più sane dal punto di vista delle banche e delle pratiche di credito al consumo e di mutui alle famiglie rispetto agli USA.
Inghilterra, Spagna, Irlanda e alcuni paesi dell’Est (Ungheria in primis) sono invece nei guai.
Negli USA, Wall Street ha compiuto un’opera di magia che nemmeno Harry Potter avrebbe potuto concepire : sono state create montagne di credito alle famiglie senza conseguenze “apparenti” negative.
E poi sono state rivendute la maggior parte nel mercato globale: un esempio lampante sono i bond di Fannie Mae, che hanno 1.000 miliardi di dollari di investitori asiatici e arabi.
All’origine di tutto questo c’è stata la politica di “fornire il credito a tutti senza discriminazioni“.
Un bellissimo proposito, in teoria, che però, lentamente, ha portato allo sfascio l’intero sistema.
Negli USA, da anni, esistono legislazioni che impongono alle banche di trascurare le “pratiche tradizionali” e di tenere conto di “fattori di compensazione” nel caso di individui che abbiano una storia creditizia scarsa, reddito non documentato, impiego precario e assenza di risparmi. Ad esempio, se una persona paga in contanti le rate mese per mese, è accettabile (pratica impensabile da noi).
Le banche si sono progressivamente adattate e hanno inventato la soluzione della cartolarizzazione : hanno trattato i mutui come entità statistiche e non come singoli mutui, e da lì è nata tutta l’industria dei derivati sui mutui.
Ora, per paura di un crac finanziario mondiale (perché è ciò che succederebbe), cercano di pompare miliardi di dollari per evitare che il credito si contragga tutto d’un colpo.
Si tratta di una soluzione tampone che può andare bene per qualche mese, non di più.
Gran parte della colpa è senza dubbio di Greenspan : dopo il crollo del 2000, si è voluto evitare a ogni costo una sana recessione, portando i tassi vicino allo zero e inondando prima gli USA e poi il mondo di liquidità.
Adesso il conto è arrivato puntuale.
Nel lungo periodo, affogheremo nel debito e in un mare di liquidità.