Le emozioni

Dicembre 31, 2023 La Medicina dell’Anima

Le emozioni sono l’unico indicatore di ciò che stiamo attirando nella nostra vita.

Veronica Baker


Le emozioni

Le emozioni
La paura è tra i sentimenti più intensi dello spettro emozionale…

La paura è uno dei sentimenti più intensi dello spettro emozionale.

Persino l’uomo più impavido non ne è completamente immune, perché i processi mentali attivano i meccanismi di protezione senza i quali sarebbe impossibile evitare situazioni potenzialmente mortali.

La paura può quindi essere una preziosa alleata, fintanto che dura il tempo necessario a garantire la sopravvivenza, ma diventa una spietata nemica quando le si concede troppo spazio.

Se lasciata libera di crescere, la paura acquista forza da se stessa, si radica nel subconscio e può provocare disagio, mortificazione, comportamenti inconsapevoli, profondi scompensi emotivi, sintomi fisici di varia entità, cambiamenti di personalità, paralisi, follia.

Generalmente scaturisce da ignoranza ed insicurezza, una miscela talmente tossica da inibire qualsiasi sinapsi costruttiva, ma può anche essere associata a traumi o avere “vita propria”.

Dal punto di vista biologico, la paura mette in allarme tutte le cellule del corpo, costringendole a una riorganizzazione repentina per predisporre l’organismo a un ipotetico evento tragico.

Il cervello disattiva la razionalità e fa partire impulsi a raffica, il corpo contrae i muscoli, restringe i vasi sanguigni, aumenta il battito cardiaco e la respirazione, e blocca numerose funzioni; nel sangue vengono rilasciati ormoni specifici.

Come è facilmente intuibile, una mente impaurita per lungo tempo non è più libera di essere creativa, ma diventa una mente stressata, confusa e debole.

La paura ha vari livelli di intensità e si aggancia principalmente agli elementi dell’ambiente in cui viviamo.
Se paragoniamo l’uomo dell’età della pietra con l’uomo moderno, ci rendiamo conto che la quantità e la qualità della paura percepita sono ben diverse.

Migliaia di anni fa, il timore era strettamente legato a fatti reali e pratici, come la caccia, le possibili aggressioni di animali, le intemperie e i fulmini ; una volta cessata l’emergenza, si tornava in armonia.

Oggi, si può considerare normale avere paura praticamente di tutto, che il fatto esista realmente o no, che appartenga al passato, al presente o al futuro, e la si può subire per così tanto tempo da farne addirittura uno stile di vita.

La vita frenetica di oggi non rispetta le necessità dettate dal ritmo interiore di ognuno e obbliga tutti, senza eccezioni, a una corsa continua, estenuante e dalla velocità crescente.
Chi non partecipa a questa infinita “maratona” o chi ne rimane fuori è perduto, non ha privilegi.

È la legge della competizione.

La società attuale assomiglia a una guerra tra corridori, più o meno preparati, e gli organizzatori della corsa sono sempre pronti a mettere ostacoli per limitare i partecipanti e a porre nuovi, falsi obiettivi per potenziare il loro ego, che fungerà da carburante.

Uno degli strumenti più efficaci e collaudati è sicuramente la paura.
Scoraggiare la cooperazione mantenendo le persone in uno stato di allerta costante contro pericoli indefiniti e inesistenti è il modo migliore per governare la “mandria” e mantenerla a debita distanza dal vero traguardo : la consapevolezza che conduce all’evoluzione.

Sentirsi inadeguati, incapaci, inutili, poveri, vecchi, poco attraenti, derisi, esclusi, minacciati, aggrediti, contagiati, invasi, consumati dalla malattia, derubati delle proprietà, sono solo alcune delle paure più diffuse al giorno d’oggi che, pur essendo spesso prive di senso e frutto di informazioni distorte, si trasformano in resistenti fobie.

Fobie e ansie di un ego sconvolto, instillate sapientemente dal sistema, che producono il loro tornaconto sfociando in malattia, degenerazione, malleabilità e vittimismo.
Creare un pericolo dal nulla, denunciarne l’esistenza stimolando l’emotività e poi, una volta ottenuta l’attenzione, proporsi come risolutori del problema stesso è la tecnica preferita da chi comanda e, soprattutto, da chi desidera mantenere il controllo di questa assurda corsa verso la regressione e la schiavitù.

Ancora una volta, si rammenta che il potere creativo della coscienza collettiva è sempre attivo e implicato in questo processo di “vittima-carnefice”.

Focalizzarsi sul problema (o sulla paura) fornisce energia esclusivamente a esso, rafforzandolo e attirando situazioni affini.
Al contrario, focalizzarsi sulla soluzione devia l’energia dal problema, favorendo lo stato ottimale in cui la soluzione inevitabilmente si manifesta.

L’Universo è l’effetto di leggi creative, immutabili: seguirne il flusso positivo sarà sempre più facile che opporsi.

Non sarebbe quindi opportuno riprendere il comando, smettere di correre all’impazzata e concentrarsi sul desiderio di soluzioni, anziché farci manovrare da chi conosce bene queste leggi e le usa contro di noi per i propri interessi ?

Perché ciò avvenga, è necessario sostituire la paura (emozione negativa) con il coraggio (emozione positiva).
Come si può operare un simile cambiamento di prospettiva ?

Vincere la paura che ormai caratterizza questi tempi e che, sempre più spesso, condiziona le nostre scelte, è un’impresa ardua ma possibile.
Riconquistare l’equilibrio richiede capacità di osservazione, volontà di lavorare su se stessi e desiderio di comprendere e controllare le proprie emozioni.

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L’Universo è l’effetto di leggi creative, immutabili e seguirne il flusso positivo sarà sempre più facile che opporsi…

La scala delle emozioni (avere pensieri migliori gradualmente)

Quando ricordiamo che i nostri sentimenti indicano il grado di allineamento con l’energia della Fonte (ciò che risponde al nostro potere creativo) e che più ci sentiamo bene, più permettiamo l’allineamento con ciò che desideriamo, ci risulta più facile capire come reagire alle emozioni.

In altre parole, immaginiamo una scala con diverse graduazioni che ci mostri il grado di allineamento con l’energia della Fonte : il livello più alto indica piena connessione, il livello più basso indica assenza di allineamento.
Essere perfettamente allineati significa essere liberi, consapevoli del nostro potere, connessi con la nostra parte migliore, saggia e creativa.

Un esempio di graduazione delle emozioni potrebbe essere il seguente :

Gioia/Conoscenza/Potere/Libertà/Amore/Apprezzamento
Passione
Entusiasmo/Desiderio ardente/Contentezza
Attesa positiva/Convinzione
Ottimismo
Speranza
Soddisfazione
Noia
Pessimismo
Frustrazione/Irritazione/Impazienza
Senso di sopraffazione
Delusione
Dubbio
Preoccupazione
Biasimo
Scoraggiamento
Collera
Desiderio di vendetta
Odio/Furore
Invidia
Insicurezza/Colpevolezza/Indegnità
Paura/Dolore/Depressione/Disperazione/Impotenza

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La mente può concentrarsi solo su uno stato alla volta…

La mente può concentrarsi solo su uno stato alla volta.
L’affermazione “in questo momento intendo trovare il pensiero che mi farà stare meglio” può essere d’aiuto per spostare il focus dall’emozione negativa provata in quell’istante a qualcosa di meno sgradevole, progressivamente, soffermandosi di volta in volta fino a sentirsi effettivamente meglio.

Potrebbe risultare difficile e innaturale compiere passi troppo grandi.
A volte si tende spontaneamente a spostarsi verso graduazioni più sopportabili, ma è necessario impegnarsi e mantenere l’attenzione positiva.

Smettere di avanzare produrrebbe un inutile ristagno e tornare indietro comporterebbe un nuovo peggioramento con tutte le conseguenze annesse.

Fermarsi e riconoscere, ad esempio, che un pensiero irritante è meglio della depressione, del dolore o della paura che rimpiazza, attenua il senso di impotenza e spinge a proseguire la risalita.

Con il tempo, la capacità di controllo aumenterà considerevolmente e si avrà accesso a emozioni più gratificanti.

Prestare attenzione ai propri sentimenti è fondamentale per comprendere ciò che ci sta accadendo ; le emozioni sono l’unico indicatore di ciò che stiamo attraendo nella nostra vita.
Ascoltare il nostro sistema di guida emotivo per capire se siamo allineati con il flusso del benessere e scegliere di spostarci verso emozioni più adatte a noi è utile per diventare artefici della nostra esperienza e per avvicinarci alla completa connessione con la nostra autentica essenza : la Gioia.


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