Le pagine della vergogna (342)

Giugno 19, 2022 Testimonianze di un genocidio

La gran massa dei tedeschi ignorò sempre i particolari più atroci di quanto avvenne più tardi nei Lager.
Lo sterminio metodico e industrializzato sulla scala dei milioni, le camere a gas tossico, i forni crematori, l’abietto sfruttamento dei cadaveri, tutto questo non si doveva sapere, ed in effetti pochi lo seppero, fino alla fine della guerra.

Per mantenere il segreto, fra le altre precauzioni, nel linguaggio ufficiale si usavano soltanto cauti e cinici eufemismi.
Non si scriveva “sterminio” ma “soluzione definitiva”, non “deportazione” ma “trasferimento”, non “uccisione col gas” ma “trattamento speciale”, e così via.

Primo Levi


Le pagine della vergogna


Bollettino di guerra.


Malore improvviso, mamma 44enne trovata senza vita. Addio Roberta


Malore mentre cammina per il centro storico: MUORE 51ENNE


https://web.archive.org/web/20220703014010/https://stopcensura.online/malore-in-piscina-morto-17enne-a-firenze-disposta-lautopsia/


TERRIBILE LUTTO. Fotografo muore pochi minuti prima della comunione


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DRAMMA IN CANTIERE. Malore improvviso, operaio 60enne MUORE


Improvviso malore per body-builder professionista USA. Esclusa correlazione.


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Speciale Bettino Craxi.
Un personaggio sicuramente molto corrotto, ma anche molto migliore di quanto i commentatori politici negli anni successivi hanno sempre voluto fare passare.

Ad esempio nel 1992 – dopo il cosiddetto “mercoledì nero della lira”  puntò l’indice contro “una quantità di capitali speculativi provenienti sia da operatori finanziari che da gruppi economici”, parlando di “potenti interessi che pare si siano mossi alla scopo di spezzare le maglie dello SME”, e di un “intreccio di forze e circostanze diverse”.

Ovviamente era nel giusto.
Consiglio di ascoltare bene le sue parole.







Speciale Enzo Tortora.
Un paese che avrebbe dovuto indignarsi come minimo sin dai suoi tempi.
Senza preclusioni di schieramenti politici, territoriali, sportivi, religiosi, razziali e chi più ne ha più ne metta.

Ma non siamo un popolo.
Piuttosto un’accozzaglia di comuni, città stato e staterelli.
Ognuno dei quali guarda solo al suo orticello.

Con queste basi qualsiasi cambiamento è impossibile .

Un popolo schiavo della sua imbecillità.
Un paese nato sul compromesso e non sull’idea di popolo.
Che molto presto morirà soffocato dalla spirale mafiosa e clientelare (= massonica) che si è volutamente stretta intorno al collo.

L’archivio mi rende giustizia già oggi.
E me ne renderà ancora di più quando verrà svelato nella realtà il contenuto di quello che vado a dire da anni e che si sta realmente puntualmente avverando.

Un popolo che alla fine otterrà il marxismo che tanto anela.





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