Le pagine della vergogna (63)

Novembre 10, 2021 Testimonianze di un genocidio

La gran massa dei tedeschi ignorò sempre i particolari più atroci di quanto avvenne più tardi nei Lager.
Lo sterminio metodico e industrializzato sulla scala dei milioni, le camere a gas tossico, i forni crematori, l’abietto sfruttamento dei cadaveri, tutto questo non si doveva sapere, ed in effetti pochi lo seppero, fino alla fine della guerra.

Per mantenere il segreto, fra le altre precauzioni, nel linguaggio ufficiale si usavano soltanto cauti e cinici eufemismi.
Non si scriveva “sterminio” ma “soluzione definitiva”, non “deportazione” ma “trasferimento”, non “uccisione col gas” ma “trattamento speciale”, e così via.

Primo Levi


Le pagine della vergogna


Negato ingresso a scuola a bimbo di sei anni perchè “non indossava la mascherina” ; peccato che fosse esentato da regolare certificato medico, essendo asmatico.



Una donna registra con una telecamera nascosta le infermiere dell’ospedale che non le permettono di vedere sua madre, ricoverata per problemi cardiaci, e trattata come “positiva” al “virus farsa” a causa di un Fake test PCR positivo.



Fosse comuni a Surgut (Russia). A che servono ?



Pfizer, un nome, una garanzia…



Layla da Costa, 24 anni, una delle più celebri modelle, improvviso decesso a causa di un attacco cardiaco improvviso. “Esclusa correlazione”, ovviamente, analisi fatte in Italia…


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Le pagine della vergogna