Le solite pessime abitudini

Settembre 29, 2009 EcoAnemia


Le solite pessime abitudini

Nonostante il toro oramai incessante da Marzo ed i messaggi di ottimismo che continuano ad arrivare da tutte le parti,  la situazione finanziaria continua ad essere abbastanza difficile.

L’esperienza passata con Lehman Brothers pare essere servita a poco .
Si è tornati a fare gli stessi errori di prima, forse ancora di più.

Iniziamo da Barclays – tanto per cambiare – che ha venduto una valanga di titoli tossici ad una società (Protium) delle isole Cayman gestita da ex uomini della stessa Barclays.

E con una transazione dove la stessa Barclays presta alla società acquirente il denaro per effettuare la transazione (ripetizione voluta, come anche in seguito).

Una vera e propria cessione.
Ma a che pro ?

Barclays in questo modo ha ceduto attività tossiche dal suo portafoglio di rischio, e l’eventuale volatilità dei bonds sarà tutta a carico di Protium.
Che essendo una controllata minore, nessuno conoscerà e che quindi il mercato ignorerà , almeno per un po’.

Ma il rischio per Barclays permane.
Un bel modo per essere poco trasparenti e falsificare il bilancio in modo elegante.

Operazioni del genere facevano parte del repertorio Parmalat dei tempi d’oro (per chi non ricordasse, digitare su google Bonlat + discarica).

Le solite pessime abitudini

Altro esempio.
Come ben sapete, l’anno scorso Wells Fargo ha acquisito in piena crisi Wachovia.

La banca stava saltando, quindi occorrevano al più presto fare utili, ottenuti – ancora ! – con mutui di pessima qualità.
Il ritorno dei subprimes volume 2.

Grado di insolvenza dei prestiti concessi da Wachovia : 38.2 miliardi di $ in prestito con tassi di insolvenza 8 volte superiori alla media nazionale.
E la maggior parte di questi prestiti hanno sede in California, che come noto è già ben disastrata.
Ma se Wells Fargo andrà in crisi, avrà il solito sostegno governativo.

Per non parlare della celeberrima FDIC, che tutti ben conoscerete.
E ‘ in difficoltà (toh, con tutte le banche che ha salvato…)
Necessita di un’iniezione di liquidità che saranno le banche stesse a fornirgli !

In pratica chi salva le banche è a sua volta salvata dalle banche che però devono dei soldi alla salva banche…..
Uno scioglilingua per dire che girano sempre e comunque gli stessi quattrini, un po’ come quando da bambini si giocava all’Uomo Nero od alla Peppatencia.

carte di picche

Ma alla fine a qualcuno il cerino rimarrà in mano, giocoforza .
Anche perchè le banche a rischio default  non sarebbero 400, ma 2250 !

Ed ecco allora perchè le due società Fidelity e Vanguard, temendo una imminente crisi di liquidità – dovuta all’utilizzo reiterato dei meccanismi sopra descritti – hanno creato un conto deposito da cui potere attingere se  la situazione nuovamente degenerasse.

E ‘ evidente che le banche siano piene di buchi e che i governi stiano chiudendo entrambi gli occhi per permettere loro di mascherarli con operazioni di “finanza creativa” in modo da diluirne gli effetti su un periodo di tempo di diversi anni e così evitando di evidenziare il baratro colossale che apparirebbe se fosse tutto trasparente.

I bei dati sulle previsioni del PIL e sulla fiducia sono mostrati…
…mentre le banche buttano  tonnellate di polvere sotto i tappeti con la speranza che verranno tempi migliori.

mafalda031zb

Il piano funzionerà ?
Mah, speriamo, ma la storia recente ci ha mostrato che non è tutto così facile.


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