Giugno 25, 2008 Riflessioni di una eretica
Life in Holland
Ho visitato l’Olanda più volte e ho avuto modo di conoscere cittadini di ogni età.
Ciò che mi ha sempre stupito di più è stata l’apertura mentale della gente comune, non solo dei giovani.
Hanno una tolleranza quasi totale per qualunque cosa che gli conferisce un’immagine rilassata, anche se indubbiamente sono focalizzati principalmente sul lato finanziario della vita.
L’Olanda ha inventato la finanza internazionale e, in particolare, la prima borsa azionaria ad Amsterdam ed è da sempre il paese al mondo più orientato al business e al commercio.
Si tratta di un paese economicamente flessibile, che si adatta a tutte le circostanze facendosi solo i fatti suoi.
La borsa olandese capitalizza quanto quella italiana, nonostante abbiano solo 12 milioni di abitanti.
Si sentono e sono veri cosmopoliti, conoscono bene o molto bene l’inglese e imparano 3-4 lingue a scuola.
Sono veramente cittadini del mondo (anche se, con il clima e le abitudini alimentari che si ritrovano, per loro non è un gran sacrificio allontanarsi dal proprio paese).
Un paese dove si respira l’apertura mentale e la maturità piena di un popolo.
Il progresso altrui suscita invidia.
Nei forum italiani gli olandesi (e recentemente anche gli spagnoli) vengono descritti come lubrici sporcaccioni depravati e pervertiti che fumano droga da mattina a sera, tra una sodomia e l’altra, senza mai menzionare tutte le altre conquiste di civiltà e progresso, come la libertà di ricerca e il testamento biologico.
Il risultato è il nostro regresso civile ed economico.
Non mi stupirei se un domani in Italia l’aborto venisse nuovamente vietato e magari l’onanismo venisse anche multato.
Noi abbiamo di che essere orgogliosi del nostro passato, forse più degli olandesi.
Il presente, però, è buio pesto.