Febbraio 5, 2024 Il Great Reset del WEF
L’intenzione della cosiddetta “classe dirigente” è un ritorno ad un passato feudale.
Malattia X ?
C’era una volta, non molto tempo fa, una povertà assoluta, abitazioni primitive, sporche, prive di aria e sovraffollate, senza servizi igienici.
Inoltre un’alimentazione inadeguata e cibi spesso altamente tossici : si mangiavano animali morti e non esistevano frigoriferi.
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Nelle fabbriche e nelle miniere di carbone della prima rivoluzione industriale era frequentissimo il lavoro minorile e l’esposizione per tutto il giorno a sostanze chimiche cancerogene, i bambini e gli adulti lavoravano come schiavi in ambienti altamente tossici, senza alcuna pausa sotto forma di ferie o permessi per malattia.
In seguito, dopo l’introduzione dei cosiddetti “vaccini”, le malattie sono addirittura decisamente peggiorate nelle regioni dove la gente si era “vaccinata”.
Un esempio famoso è la città di Leicester, dove la popolazione non fu “avvelenata” dai sieri “magici”, ma al contrario furono notevolmente migliorate le condizioni igienico-sanitarie.
In questo modo la popolazione fu risparmiata dalle terribili malattie che invece si diffusero velocemente nelle altre regioni che invece avevano avuto una capillare campagna “vaccinale”.
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Il nostro sistema immunitario non si è certo sviluppato nell’arco di qualche centinaio di anni.
Ciò che è cambiato per quanto riguarda la nostra immunità è la disponibilità di cibo di qualità migliore e soprattutto più abbondante, e, di conseguenza, la diminuzione della povertà.
Questo è anche il motivo per cui i Paesi in via di sviluppo soffrono ancora delle cosiddette malattie infettive, con esiti spesso nefasti per la popolazione locale che vive nella indigenza più assoluta, esattamente come l’Occidente ai tempi della prima rivoluzione industriale.
Inoltre, le case non sono più malsane, i servizi igienici sono migliori, le ore di lavoro sono notevolmente meno, e le fabbriche sono più sicure.
Ma l’intenzione della cosiddetta “classe dirigente” attuale è invece un graduale ritorno dell’Occidente ad un passato feudale.
Il direttore del Centro Gamaleya Alexander Gintsburg ha invitato la Russia a sviluppare prototipi di “vaccini” genetici in previsione di “future crisi di salute pubblica”.
Per evitare un’altra “pandemia” è necessario creare una “collezione nazionale di preparati vaccinali progettati per contrastare le caratteristiche di possibili patogeni pandemici”, ha dichiarato Gintsburg in un’intervista alla TASS :
Le formule possono essere sviluppate e create utilizzando una tecnologia certificata e testata.
Attualmente nel nostro Paese tale tecnologia… è quella utilizzata per la produzione dello Sputnik V, ovvero la tecnologia dei vettori adenovirali geneticamente modificati.
Il rapido dispiegamento di preparati per i cosiddetti “vaccini” giocherà un ruolo cruciale nella lotta contro una “possibile pandemia patogena, o malattia X”, ha detto Gintsburg, riferendosi alle recenti discussioni al World Economic Forum sull’arrivo di un’ipotetica “malattia X”.
Il principale scienziato di Sputnik V ha inoltre dichiarato :
La “pandemia” ha dimostrato come sia possibile creare “vaccini” sicuri ed efficaci non in decenni, ma in soli cinque mesi.
Idealmente, dovrebbero essere somministrati alla popolazione da 1 a 1,5 mesi in anticipo per impedire che future pandemie devastino la popolazione e l’economia”
Nonostante la “fiducia” di Gintsburg nella sua formula, il governo russo ha rifiutato di rivelare i risultati della “tecnologia testata” di Sputnik V.
Nel gennaio 2022, il vicepresidente della commissione per la protezione della salute della Duma di Stato, Alexei Kurinny, ha presentato un reclamo all’ufficio del procuratore generale in merito alla mancata volontà del Ministero della Salute di rendere noti i risultati della sperimentazione clinica dello Sputnik V.
Il Ministero della Salute russo ha difeso la sua decisione affermando di non essere in grado di fornire i risultati :
I dati sulla sicurezza e l’efficacia dello Sputnik V sono riservati e contengono informazioni che costituiscono un segreto commerciale.
Nell’ottobre del 2023, il Comitato della Duma di Stato per la protezione della salute ha respinto una proposta di legge, redatta da Kurinny, che avrebbe imposto ai produttori di farmaci di pubblicare i risultati finali degli studi clinici.
Nello stesso mese, Gintsburg ha rivelato che lo Sputnik V non era più efficace, e che la formula del farmaco avrebbe dovuto essere “aggiornata”.
La TASS ha riferito la scorsa settimana che quasi 300.000 dosi del cosiddetto “vaccino aggiornato” sono state consegnate in tutta la Russia.
Gamaleya sta anche sviluppando un cosiddetto “vaccino” aggiornato per gli adolescenti.
Martedì scorso, Gintsburg ha annunciato che non sono state riscontrate reazioni avverse durante i test del nuovo farmaco su bambini di età compresa tra i 12 e i 17 anni.
Secondo le nuove regole adottate l’anno scorso dal Ministero della Salute russo, le modifiche allo Sputnik V possono ricevere l’autorizzazione dopo essere state testate su “50 volontari sani”.
Il processo di approvazione richiede dai 16 ai 38 giorni.
Le autorità russe hanno parlato apertamente della loro intenzione di continuare a produrre e distribuire lo Sputnik V.
Nell’ottobre 2022, Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Russian Direct Investment Fund (RDIF), il principale finanziatore dello Sputnik V, ha dichiarato che RDIF era pronto a produrre e distribuire nuove versioni del vaccino entro due o tre mesi dalla comparsa di nuove mutazioni.
Dmitriev, un World Economic Forum Young Global Leader (classe 2009), ha lavorato per Goldman Sachs e McKinsey & Company prima di prendere le redini di RDIF nel 2011.