Massaggio prostatico

Ottobre 17, 2023 Erotismo d’autore

Si tratta di un organo piccolo, ma decisamente importante.

Veronica Baker


Massaggio prostatico

Massaggio prostatico
Un organo piccolo ma decisamente importante…

La maggior parte degli uomini non ha ancora avuto modo di provarlo.

Ma all’interno della cavità rettale esiste un punto che, se adeguatamente stimolato, si comporta esattamente come il punto G femminile.

Si tratta naturalmente della prostata e del suo dolce massaggio prostatico.
Si tratta di una pratica sessuale che gli uomini etero temono troppo spesso.
Essi sono abituati a considerare il loro pene come l’unico organo responsabile del loro piacere sessuale.

La prostata (detta anche “il secondo cuore dell’uomo”) è una piccola ghiandola del diametro massimo di tre centimetri, situata sotto la vescica e davanti alla parete anteriore dell’intestino retto.

Un organo piccolo, ma decisamente importante.
Controlla i centri del desiderio e del piacere sessuale, produce il liquido seminale e difende i testicoli e le vie urinarie.

La sua individuazione tramite esplorazione digitale è molto semplice.
L’eccitazione sessuale e il conseguente afflusso di sangue infatti la ingrossano e la induriscono, rendendola simile a una nocciola.

La cultura orientale ha da sempre dedicato grande spazio allo sviluppo delle tecniche di massaggio prostatico.

Un tempo si pensava che questo massaggio servisse a rendere l’uomo più abile nel coito.
Infatti, i sultani d’Oriente ne erano profondi estimatori e conoscitori.

Così la medicina orientale capì ben presto che il massaggio prostatico, oltre a favorire il piacere erotico, aveva effetti benefici sulla salute generale dell’uomo.

Ma come si svolge il massaggio prostatico ?

Noto anche con il nome “Milking“, il massaggio prostatico produce un orgasmo molto intenso, detto “da punto L“, anche senza la stimolazione diretta del pene (orgasmo anale).

Il massaggio inizia con la stimolazione di tutta l’area genitale del partner.
Si alterneranno masturbazione manuale e orale, accarezzando il pene e i testicoli con amore.
Indugiando con le dita e la lingua sul perineo e nell’area anale.

In seguito, è sufficiente eseguire dei piccoli massaggi circolari con tocco lieve.
Bisogna esercitare una maggiore pressione nella zona compresa tra l’ano e lo scroto per stimolare la prostata dall’esterno.
Poi, spostandosi sempre più indietro, si eseguirà lo stesso trattamento sull’ano.

Se il partner è vergine analmente, è necessario sussurrare le parole giuste per farlo rilassare.
Solo in seguito, si può procedere con l’inserimento di un solo dito.
Ma esclusivamente dalla parte del polpastrello e non dalla punta, ed ovviamente ben lubrificato – possibilmente con una crema a base acquosa – nell’ano.

Quando l’ano si sarà abituato alla penetrazione, diventerà più elastico e accogliente.
A questo punto, basterà semplicemente scendere in profondità.
Quando il dito sarà entrato completamente, è possibile piegarlo ad uncino verso la pancia dell’uomo.

A questo punto sarà semplicissimo localizzare la prostata, che si potrà stimolare dolcemente ai lati.
Bisognerà trattarla con delicatezza e sapienza, in quanto è estremamente innervata, utilizzando i polpastrelli.

Bisogna variare sia il tipo di stimolazione che l’intensità della pressione.
Mai più forte di quella che si eserciterebbe su un occhio.


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