Nessuna sorpresa, purtroppo

Gennaio 14, 2009 EcoAnemia


Nessuna sorpresa, purtroppo

[…]December sales at U.S. retailers fell more than twice as much as forecast as rising unemployment caused consumers to retrench.

The 2.7 percent decrease, the sixth consecutive drop, extended the longest string of declines on record, the Commerce Department said today in Washington.

Purchases excluding automobiles slumped 3.1 percent, the most since records began in 1992.The loss of 2.6 million jobs and declining home and stock values are squeezing all American households, hurting retailers from Wal-Mart Stores Inc. to Macy’s Inc.[…]

Fonte : bloomberg.com

Ancora qualche dubbio sul momento che stiamo vivendo e sul fatto che lo scenario da me prospettato nelle settimane scorse non sia quello che alla fine accadrà ?

Qua non è questione di numeri, di fondi, di strategie.
Ma solo di buon senso.

Adesso va di moda scrivere che i consumi in Italia a Natale non sono calati ?
Tutte le associazioni di settore sono state concorde nell’affermare che sono calati di circa il 20%.

Non è calato il volume di vendite.
Sui saldi.
Gli sconti sono raddoppiati, quindi si ripete lo stesso giochino tentato per nascondere in parte la crisi di vendite negli Usa : separare i volumi dalla dimensione degli sconti.

Se l’anno scorso hanno venduto 10.000 pezzi con il 30% di sconto e quest’anno 10.000 pezzi con il 50% di sconto, dire che il volume di vendite e acquisti è rimasto lo stesso è ovviamente una buffonata.

Certo, l’azzeramento dell’economia mondiale a favore del baratto e della coltivazione dell’orto sono discorsi francamente improponibili ed eccessivi.

Ma leggendo molto sulla rete, tanti forum e blog vengono popolati da migliaia di piccoli investitori (ed anche molti istituzionali che, sentendosi braccati e toccati – finalmente – nel loro portafoglio non trovano di meglio che venire a sporcare di lenzuolate di parole inutili i blog che vanno in  “controtendenza”, come quello della sottoscritta)  che sono cresciuti in questi lustri di finanza “virtuale”, perchè basata sul nulla.

Chi legge questo blog da almeno un paio di anni sa che continuo a reiterare questo concetto.

Ma  come possiamo distogliere la pecora dal cibarsi dell’erba che è stata buona – ma avariata –  per tanti anni ?
Non c’è altra via d’uscita se non quella che presto la pecora scoprirà che l’erba era avvelenata.

Con le nefaste conseguenze che ciò comporterà  : prima o poi  molti saranno sul lastrico, incuranti dei tanti avvisi e segnali che nella tempesta qualcuno osava dire loro..

cicala formica

Guardando nel giardino di casa nostra,abbiamo l’ennesima  (toh, che strano, e non dite che non ve lo avevo detto nei mesi scorsi) proroga della cassa integrazione per migliaia di lavoratori della Fiat (che, ricordo, ha chiuso l’11 dicembre dell’anno scorso ed ancora non ha annunciato quando riattiverà la produzione).
Il mercato è completamente fermo, ed i prezzi non potranno altro che crollare ulteriormente nei prossimi mesi.

Non ci sono compratori.
E quei pochi che ne avrebbero intenzione, sanno benissimo che aspettando ancora un poco si otterranno prezzi stracciatissimi.

Mentre, nel contempo, il prezzo dei beni di prima necessità non è affatto calato.
Quindi l’inflazione reale è sicuramente più alta rispetto a quella ufficiale – anche se in modo meno marcato rispetto all’estate per il solo crollo del prezzo del petrolio.

Le tariffe per i servizi sono aumentate per i rincari delle tasse comunali, provinciali e regionali.

Pane, pasta, latte, farina costano sempre uguale.
Troppe persone non mettono piede negli ipermercati – mentre personalmente considero come il miglior indicatore per il lungo periodo proprio i prezzi della grande distribuzione ed il tipo di spesa fatti dalla clientela, e questo lo dico sin dal 2004 -e pretendono di sapere come funzione la economia reale solo stando incollati ad un computer.

Io sono una trader professionista, lavoro tutti i giorni a stretto contatto con grafici, numeri, statistiche e quanto altro mi necessita per prendere decisioni operative.

Ma prima di tutto guardo la vita reale.
La confronto con i dati economici (sempre regolarmente taroccati negli ultimi anni) e poi solo dopo riporto i miei pareri – indipendenti ed assolutamente fuori dal coro.

Altrimenti è solo aria fritta, come le frasi trite e ritrite che si sentono nelle televisioni (la mia è regolarmente spenta infatti) e si leggono sui giornali (non ne compro uno da anni ed anni, mi bastano le diverse fonti che ottengo dalla rete).

L’impressione che ho – sempre più incalzante – è che ci sia una incredibile inconsapevolezza di ciò che sta accadendo.
Le frasi che sento dire più spesso sono:

Tanto si aggiusta tutto
Tanto ne usciremo
Tanto troveranno le soluzioni

Può essere.
Ma questo atteggiamento mi ricorda quello della cicala che si gode il realtivo tepore delle sere di inizio autunno e si consola pensando che prima o poi il sole tornerà.

Ed è vero, il sole tornerà.
Ma prima c’è l’inverno
Sarà molto lungo e molto, molto freddo.

E gli interventi faraonici statali non servono a nulla, ma proprio a nulla.

Non serve stampare moneta a manetta, se poi si sprecano buttandoli nel water.
Così si intasano solo i tubi dello scarico, come un buon idraulico può confermare.

I miliardi impiegati fino adesso hanno fatto proprio questa fine.
Le banche hanno perso montagne di miliardi e gli stati (USA al comando) li hanno stampati belli nuovi.
Ma sono rimasti nei forzieri delle banche, non hanno mai ripreso a circolare.

wall street

Effetti reali sull’economia ?
Zero.
Ma quale poteva essere l’effetto di un piano che salva banche decotte e parassitarie che stato meglio fare fallire (salvaguardando i soldi dei depositari, of course, ma solo loro).

Adesso si aspetta con ansia il nuovo megapiano .

Si parla di cifre imponenti.
In realtà poi cosa si scopre ?
Il tutto si riduce a 1000 $ a famiglia.

Non mi pare che siano sulla strada giusta.
Ed ho l’impressione che tutto si risolverà in ben altro modo.

Nel peggiore.


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