Un giorno e mezzo circa di ambientamento e le prime impressioni sulla realtà svizzera dal vivo.
L’organizzazione burocratica è perfetta : 20 minuti per completare le pratiche in uffici diversi (permesso di lavoro immediato e permesso di soggiorno idem), anche se la consegna effettiva del libretto ci sarà fra qualche giorno.
Inoltre, c’è l’inquadramento ai fini contributivi/pensionistici (detto AVS), calcolato in base al reddito effettivo, nel mio caso intorno al 9,5%.
Ci sarà anche una tassazione fiscale sul reddito effettivo del 12% circa, quindi un’aliquota totale del 21%, da cui però si possono dedurre tutte le spese pertinenti alla professione.
Per quanto riguarda i capital gain, non sono tassati, ma solo i dividendi azionari e un’imposta di proprietà annuale dello 0,05% sul valore totale degli immobili posseduti.
Per quanto riguarda la qualità della vita, si respira un senso di rispetto per chiunque, che è sempre e comunque trattato in modo gentilissimo ed educato dalla gente del posto.
Per chi è abituato alla maleducazione italiana che impera un po’ in tutti i luoghi pubblici, è una cosa bellissima da vedere e da vivere.
La silenziosità e la discrezione sono qualità che appartengono a tutti.
