Settembre 22, 2024 Internet e virtual life
Una vita in cui è solo come un cane, in cui fatica a gestire i rapporti umani.
Nickname multipli. Un tentativo di profilazione psicologica necessario
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Nel comportamento di chi in rete utilizza abitualmente più nickname multipli, emergono alcuni elementi che ne definiscono una condizione di disagio patologico e un carattere di persona psicopatica e frustrata.
Uno degli elementi più ricorrenti è che il soggetto prende talmente a cuore le questioni discusse da sembrare escluso che abbia altri interessi o una vita al di fuori di quell’acquario virtuale nel quale ama nuotare.
In questo contesto, acquisisce sicurezza di sé, si ritiene più astuto e intelligente degli altri, giudica i suoi interlocutori degli sprovveduti in quanto non si rendono conto del suo ruolo di attore e pensa che non verrà mai smascherato.
Ovviamente, la sua ipotesi è errata.
A volte viene individuato e denigrato, ma non demorde.
La sua contromossa è quella di distruggere il suo nickname precedente e di ricomparire immediatamente con un altro.
In psicologia questo fenomeno è noto come “disturbo ossessivo-compulsivo” e contraddistingue soggetti affetti da seri disturbi mentali.
Si tratta di un individuo così complesso che, in modo assurdo, arriva a credere di essere diventato migliore della moltitudine anonima di persone che visitano il suo stesso mondo virtuale e che reputa tutte inferiori.
La sua vita è vuota, povera, priva di sentimenti, e l’unico interesse che ha è digitare stupidaggini su una tastiera, che ama rileggere e rileggere.
Una vita in cui è solo come un cane, in cui fatica a gestire i rapporti umani.
Se dovesse avere una partner, sicuramente sarebbe vittima di tradimenti e la sua personale terapia per sconfiggere la frustrazione sarebbe spacciarsi per chi non sarà mai.
Inoltre manca completamente di spessore intellettuale.
Anche quando vuole far sembrare il contrario, ricorrendo maldestramente e in modo grossolano a citazioni tratte da Google, i suoi comportamenti dimostrano in modo indiscutibile che soffre molto della sua palese assenza di studio e di cultura.
È privo di coraggio, è privo di quella coscienza di esistere come individuo, si sente talmente imbarazzato dai suoi pensieri che, per poterli manifestare ed esporre idee opposte, è obbligato a celarsi dietro altre identità.
Si diverte a seminare zizzania.
È sostanzialmente invidioso e necessita di una maschera per non essere scoperto mentre riversa tutta la sua rabbia sugli altri.
È una persona misera e triste che non potrà mai avere un’amicizia genuina.
Parla e scrive molto, ma non dice nulla.
Si illude che la gente lo ascolti, ma in realtà si lascia semplicemente ingannare.