Giugno 29, 2010 Mode personaggi storie comuni
Addio Nicolas
Se n’è andato un imprenditore all’antica, uno di quelli da cui bisognerebbe prendere esempio. Ne ho sempre parlato bene.
Di seguito, un ricordo gentilmente fornito dalla testata giornalistica Swissinfo.ch :
Nato in Libano nel 1928 da padre libanese e madre americana, Nicolas Hayek ha ricoperto fino alla fine la carica di presidente del suo consiglio di amministrazione.
L’imprenditore aveva pianificato la sua successione nel 2003, quando cedette la direzione operativa del numero uno mondiale dell’orologeria al figlio Nick.
Hayek è considerato il fautore della rinascita dell’industria orologeria, grazie al lancio degli orologi in plastica Swatch. Hayek ha infatti contribuito in modo decisivo a rendere il gruppo Swatch – che raggruppa una ventina di marche – una multinazionale con un fatturato annuo di oltre cinque miliardi di franchi e 24.000 dipendenti.
Inizialmente, Hayek aveva diretto una società di consulenza incaricata di sorvegliare la liquidazione delle aziende svizzere ASUAG e SSIH, produttrici di orologi.
Credendo che l’industria svizzera dell’orologeria sarebbe potuta rimanere competitiva nel mercato soltanto passando da una profonda ristrutturazione, Hayek riorganizzò e fuse le due società nel 1983, fondando la Swatch.
Forte di una precedente esperienza come consulente per l’industria automobilistica, vent’anni fa Nicolas Hayek aveva creato un’automobile solare chiamata Spirit of Biel.
Negli anni Novanta aveva persino lanciato l’idea di una Swatchmobile, un’auto che originariamente avrebbe dovuto essere dotata di un motore ibrido.
Il progetto non fu mai realizzato, ma dalla sua idea è nata la Smart.Nel 2007, Hayek ha fondato una nuova società, la Belenos Clean Power, attiva nella ricerca di sistemi per la produzione di idrogeno tramite l’energia solare senza emettere gas a effetto serra.
La sua missione era principalmente la ricerca di nuovi metodi per incrementare l’efficienza delle pile a combustibile, delle batterie e dei pannelli fotovoltaici nelle auto a idrogeno.
Hayek elogiava gli imprenditori, ma era anche nota la sua franchezza quando si trattava di denunciare gli ambienti della finanza che avevano utilizzato i soldi per speculare o per offrirsi bonus esorbitanti.
Già negli anni Novanta, Hayek aveva criticato la politica della Banca nazionale svizzera, giudicata ostile alle esportazioni.
Recentemente, Hayek si era impegnato a fianco dell’ex ministro Christoph Blocher (destra nazional-conservatrice) e del presidente del partito socialista Christian Levrat per un ridimensionamento di UBS e CS.L’ex patron di Swatch Group amava definirsi un imprenditore-artista.
Riteneva che un dirigente dovesse conservare la fantasia della sua infanzia.
In occasione di ogni crisi, Hayek era uno dei primi esperti a cui la stampa si rivolgeva per un parere.
Addio Nicolas.