Se ormai non intervengo più in nessun blog e/o sito e se da un paio d’anni scrivo in rete a titolo esclusivamente personale, pur avendo tenuto fino a pochi giorni fa una rubrica periodica (EcoAnemia) in una web-TVradio piuttosto seguita (Keltoi Radio), una ragione (almeno dal mio punto di vista) c’è.
Oggi purtroppo viviamo nell’era della cafoneria dilagante : insulti sul web, offese gratuite, il grillismo, ovvero la volgarità gratuita alla massima potenza, mai propositiva ma esclusivamente distruttiva, è onnipresente.
La democrazia è vista come diritto alla maleducazione e non più come luogo civile in cui esprimere le proprie idee.
Questo porta talvolta a esporre le proprie argomentazioni (spesso, se sono giuste) in modo rabbioso e con parole forti, con il risultato che non ci sarà più un confronto, ma uno scontro ; ma questo è il terreno preferito dai cafoni senza argomenti, i quali pretendono con la forza di convincere tutti della bontà delle loro idee senza senso.
D’altra parte, la maggior parte della gente ha totalmente disimparato a pensare in modo autonomo e proprio per questo motivo, negli ultimi tempi, ho definitivamente rinunciato a dialogare con chi non vuole o, soprattutto, fa finta di non capire: è esclusivamente tempo perso confrontarsi con dei morti neuronali.
Anzi, quando si sa di essere dalla parte della ragione, queste persone sono solo dei possibili disturbatori della propria serenità interiore.
Questo fu anche il motivo (l’unico, peraltro) per cui, nell’agosto del 2010, decisi di sospendere per qualche settimana le pubblicazioni sul mio blog e la corrispondenza ; semplicemente perché stavo notando che le discussioni tendevano a diventare sempre più tese e meno costruttive, e quindi meno serene.
Perciò, ho deciso che era meglio staccare la spina temporaneamente.
Poi, come spesso accade, gli eventi della vita cambiano le nostre intenzioni e spesso (anche se solo temporaneamente) fanno cambiare e/o differire i nostri progetti iniziali.
Ma questa è un’altra storia.
Non ragionam di lor, ma guarda e passa.
