Maggio 9, 2012 Il Great Reset del WEF
Non si muove foglia che Dio non voglia
Vediamo di ricapitolare :
Lo scendiletto Montymar ci dice che non lo capiamo più, sottintendendo che siamo dei cretini (ed in effetti è vero)
Zilvio è addirittura soddisfatto del risultato. Effetto della vodka e di una partita di Cialis avariataAngelino (che non è il fratello minore di Angelona) ammette la sconfitta, ma per motivi completamente sbagliati. Dopo uno 0-6 casalingo sarebbe stato duro dire il contrario
Bersanov è felice. Dal suo punto di vista in effetti è corretto, ha tenuto, peccato che stia facendo il frocio con il culo degli altri, dato che nessuno dei suoi mai viene elettoCasini : basta la parola, come Falqui
Il caprone analfabeta tace. Brutto segnoIl poeta con l’orecchino si è perso tra le rime, ma gongola perchè è riuscito a fottere ancora una volta i genovesi
Sega : non pervenuta, l’onanismo non è più di moda.Zar giorgino : probabile demenza senile o assoluta malafede, lui non ha visto nulla di rilevante, ma forse la sua tv è ancora in bianco e nero e trasmette l’invasione dell’Ungheria del ’56
I cittadini de l’Aquila sono riusciti a rivotare ancora una volta il “pessimissimo” sindaco uscente, del partito che ha fatto di tutto per fermare i lavori di ricostruzione della loro città. Davvero furbi.I palermitani hanno votato Orlando, un nome decisamente nuovo, giovane e soprattutto superpartes. Falcone si è di nuovo rivoltato nella tomba.
I genovesi addirittura sono riusciti in un’impresa storica : votare un nobile miliardario ma vestito casual e candidato in una lista che dovrebbe rappresentare il proletariato. Coerenti con la loro tradizione : prima il portafoglio.
Non c’è affatto da stupirsi della nostra situazione.
E se non fosse che sono (purtroppo) a conoscenza di insiders pesantissimi sui finanziamenti alle “nuove” (ma solo nella facciata) forze politiche che stanno diffondendosi a macchia d’olio, e se avessi decisamente meno esperienza di mercati, dinamiche, scatole cinesi e flussi di finanziamenti più o meno occulti, sicuramente ci crederei anche io.
Invece con gli anni non molti, ma i giusti) sono diventata realista, ed affermo candidamente che siamo destinati non solo a schiantarci inesorabilmente, ma che torneremo agli anni ’50 : ecco il perchè.
La storia si ripete sempre, ed il banco vince sempre.
Non si muove foglia che Dio non voglia.
Questo è (ovviamente) il regalo della globalizzazione.