Non tutto il male viene per nuocere

Gennaio 5, 2025 Internet e virtual life

Non è un segno di buona salute essere ben adattati a una società profondamente malata.

Veronica Baker


Non tutto il male viene per nuocere

Man mano che si invecchia, diventa sempre più difficile ricordare quello che esisteva una volta.
Per questo motivo ho riflettuto attentamente e ho provato a pensare a quando è iniziato tutto questo :

Quando è scomparso il mondo che conoscevo ?
Quali piccoli segnali avrebbero dovuto farmi capire cosa ci sarebbe successo in futuro ?

Un giorno, tanti anni fa, stavo guardando un video in diretta su YouTube e hanno presentato un gruppo di persone chiamate “moderatori”.
Ricordo che, all’epoca, mi chiesi chi avrebbe mai accettato di “moderare” altri in una chat room pubblica senza essere pagato.

Non tutto il male viene per nuocere
Non tutto il male viene per nuocere. Erano spariti coloro che creavano sempre dei flames…

Ormai ci eravamo tutti abituati agli imbecilli, agli idioti, agli psicopatici.
Faceva parte dell’esperienza acquisita negli anni precedenti.

Forse l’ambiente sarebbe stato più piacevole e meno irritante.
Tuttavia, alla fine, le regole furono dettate dal proprietario di YouTube.

Tutto questo fu accettato senza problemi.

Erano spariti coloro che alimentavano continuamente flame, proponevano idee politicamente scorrette, insultavano senza motivo o utilizzavano un linguaggio volgare.

Ovviamente non sto affermando che tutto questo fosse piacevole e che dovesse essere sempre permesso, ma in realtà ho sempre pensato che sia meglio affrontare il Male, piuttosto che ignorarlo continuamente.
Il Male scappa in ritirata quando viene attaccato.

Certo, questo non significa che sia stato sconfitto, ma almeno diventa più difficile che prenda il sopravvento.

Inoltre, mi dava fastidio vedere altre persone che assumevano il ruolo di “poliziotti” nei confronti degli altri, per di più senza avere alcun incentivo economico a farlo.
Perché lo facevano ?

Era la presunzione di essere più “santi” degli altri o il potere che esercitavano sugli “altri” ?

Allora avevo riflettuto un po’ su questo fatto, ma poi decisi di ignorare tutto.
Sbagliavo, perché questo non era altro che l’inizio di un mondo a cui avrei dovuto abituarmi.

Un mondo in cui non ci sarebbe stato bisogno di assumere poliziotti o fare leggi, perché tutti si sarebbero controllati a vicenda.
Ma chi ha dato loro questo diritto ?

Poi, un giorno, andai a una festa.
Nella sala principale, i cinquantenni e i sessantenni ridevano, bevevano e facevano baldoria, mentre nella sala sul retro, i più giovani (fra cui i minorenni) erano molto silenziosi ed educati, e parlavano a bassa voce.
Alcuni di loro passavano già allora tutto il tempo al cellulare.

Un altro bel giorno, andai a fare shopping in un grande magazzino, dove per la prima volta conobbi la cosiddetta “cassa elettronica”.
Avrei potuto fare il check-out da sola in modo facile e veloce.

Non tutto il male viene per nuocere
Non tutto il male viene per nuocere. Vivevano la loro realtà (virtuale)…

Non mi piacque per niente.
Era una macchina, non una cassiera con un’aria burbera ma allo stesso tempo sorridente che parlava del tempo.

Poi, un giorno, scoprii che non avremmo più dovuto andare a noleggiare i film in videoteca e che avrei potuto semplicemente guardarli in streaming.
Improvvisamente, i giorni speciali delle prime visioni nelle sale cinematografiche erano terminati.
Non ne avevamo più “davvero” la necessità.

In seguito, ho iniziato a osservare i giovani con molta più attenzione.
Mi accorsi ben presto che in massima parte avevano smesso di guardare le persone negli occhi.

Non riuscivo a incrociare il loro sguardo in alcun modo, era come se ne avessero paura.
Paura del contatto visivo.

Era come se vivere nel mondo reale per loro fosse come essere un pesce fuor d’acqua.
Navigavano in Internet anche nella vita reale.

Vivevano la loro realtà virtuale.

C’è stata una volta in cui ho traslocato e il servizio è stato davvero terribile.
È arrivato in ritardo, completamente disorganizzato e ha fatto davvero tutto male.

Alla fine, al momento di andarsene, il titolare dell’impresa si rese conto di aver offerto un servizio davvero orribile.
A quel punto, chiese un abbraccio.

La sua domanda mi spiazzò completamente.
Poi, all’improvviso, compresi.

Voleva dirmi questo :

“Ti prego, non farmi una cattiva recensione su Internet”.

Lo abbracciai.
E non gli feci una brutta recensione.
Ma bisogna davvero essere disperati per abbracciare qualcuno per ottenere una buona recensione.

Alla fine ho compreso la cruda realtà.
Non capisco più il mondo di oggi.
E temo di non essere l’unica, visto che si iniziano a leggere articoli come questo.

Ma, forse, non tutto il male viene per nuocere.
Non è un segno di buona salute essere ben adattati a una società profondamente malata.


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