Ottobre 23, 2007 Il lato oscuro degli scacchi
Ode all’illecito sportivo
Ieri sera su IHS abbiamo assistito all’ennesimo squallido spettacolo all’italiana.
Non tanto per l’arroganza e il tipo di linguaggio utilizzato, ma per i contenuti deliranti, spaccato fedele di questo nostro bel (?) paese (rigorosamente con la minuscola).
È di ieri la notizia che in Italia la prima azienda per fatturato ed utile è la mafia spa.
Non poteva esserci quindi giorno migliore per pubblicare un’ode all’illecito sportivo.
Angelo Damia ha ammesso candidamente di aver comprato e venduto punti, di aver venduto partite e di continuare a farlo in futuro.
È di una gravità inaudita, non si era mai visto niente di simile in nessuna disciplina, e lui ha affermato di poter giustificare il fatto dato che il 90% dei praticanti di questo sport (ma si può ancora considerare tale ?) compra e/o vende partite per varie motivazioni.
Sono felicissima di fare parte del 10% restante, di non essermi mai accordata prima di una partita e di aver sempre giocato onestamente, senza accordi prestabiliti.
Aggiornamento : una decina di anni dopo, quando probabilmente non serviva più, verrà “sanzionato” in una vicenda che molto erroneamente verrà chiamata “Scaccopoli“.
In realtà, sarebbe più corretto dire “incastrato”.
Le circostanze, infatti, non furono affatto chiare.
Le prove portate dall’accusa erano fumose, per non dire inesistenti.
Non è con la “giustizia ad orologeria” che si dovrebbe agire.