Luglio 15, 2011 EcoAnemia
Ogni giorno può succedere qualcosa di nuovo
Una settimana sicuramente da ricordare.
Certamente, ma in negativo : peggior performance settimanale della mia carriera (- 1.5%), peggior risposta premi.
Risultati per di più conditi delle recentissime news che mi porteranno nelle prossime settimane difficoltà di gestione burocratica destinate ad aumentare esponenzialmente in breve tempo.
Frantumati tutti i record possibili, indubbiamente.
Non mi nascondo certo dietro ad un dito, non faccio parte di coloro che non sbagliano mai e che mostrano solo i loro risultati ultrapositivi per ragioni di marketing, cui per altro oggi nessuno o quasi crede più.
Non sono nè una bankster (fortunatamente), e nemmeno Goldman Sachs (che si sa, rappresenta il Nirvana, ma sappiamo benissimo i motivi).
Interessante invece analizzare il perchè di quanto successo.
Gli errori di base sono stati sostanzialmente due.
Il primo è semplice da spiegare, e si potrebbe definire eccesso di confidenza nei confronti del mercato.
Il mio trading-system questa volta ha parzialmente cannato, sono saltate all’improvviso tutte le correlazioni classiche e come risultato si è allargata in modo random la forbice fra i diversi indici, commodities e bonds.
Alla fine ho limitato i danni, ma ho rischiato un black swan decisamente più pesante.
Per prima cosa ora eviterò di andare in overshooting.
Errare humanum est, autem perseverare diabolicum.
Molto più importante e sottile invece il secondo.
Ho voluto a tutti i costi dimostrare a me stessa che i giudizi negativi ricevuti nei mesi scorsi da parte di banksters e di personaggi che gravitano negli ambienti finanziari “tradizionali” – incompetenti dei mercati come delle capre, per altro – riguardo la mia “non attinenza” ed “assoluta non credibilità” nel mondo economico/finanziario/bancario erano totalmente infondati (ovviamente) .
Questo mi ha portato inevitabilmente a strafare ed a prendere delle posizioni troppo rischiose da gestire.
In poche parole, mi sono auto-affondata da sola.
Ma c’è dell’altro.
Il risultato finale cercato inconsciamente era negativo, e non positivo.
Infatti solo una situazione del genere poteva creare le basi future per una reazione duratura al mio downtrend – inteso in termini personali – le cui motivazioni mi sono ormai ben note da un anno e che periodicamente si ripetono sempre più spesso.
E non è certo strano notare che da quel momento ogni qualvolta ho agito nella direzione corretta per il mio inconscio – cui mi oppongo con la mia parte razionale – sono arrivate performance nettamente positive ; ed ovviamente, ogni qualvolta mi sono opposta al mio inconscio, il risultato è sempre stato negativo.
The repeating of creation drama.
Finchè non avrò risolto questo problema, i miei risultati continueranno inesorabilmente ad essere altalenanti, dato che rifletteranno una situazione di incertezza personale che tenderà ad aumentare sempre di più se non imboccherò la via corretta.
E’ arrivato davvero il momento di tirare fuori gli artigli e di riesumare l0 sguardo da tigre, non ci sono più mezze misure nè mezze stagioni, nè alcuna ragione per evitarlo.
Devo cambiare e reagire, evitare la staticità – che alla lunga mi porterebbe inevitabilmente ad una depressione – e muovermi in modo dinamico, dato che – in fondo – sono l’impersonificazione del cambiamento.
Ogni giorno può succedere qualcosa di nuovo, bello o brutto che sia.