Origine del Mondo del Caos

Luglio 27, 2022 La Medicina dell’Anima

C’è abbastanza luce per chi desidera vedere,
E c’è abbastanza oscurità per chi ha una disposizione contraria.

Blaise Pascal


Origine del Mondo del Caos

Origine del Mondo del Caos
Il dio maschile Yahweh, la dea femminile Shekinah e l’unione dei due Ein-Soph che viene rappresentata come un un unico essere, spesso chiamata il “Figlio”…

Non molti sanno che il “Dio” della Bibbia è in realtà una triade di divinità riunite in un unico Dio sia maschile che femminile : il dio Yahweh, la dea Shekinah e l’unione dei due Ein-Soph, spesso rappresentato come un unico essere sia maschile che femminile, noto come il “Figlio“.

D’altra parte, già in Mesopotamia, i sacerdoti di Ishtar confondevano i tratti maschili e femminili.
E c’erano molti dèi che possedevano volti ed organi sessuali sia maschili che femminili.

Si pensava che avessero creato uomini e donne a loro immagine e somiglianza, non come esseri distinti, ma sia maschili che femminili, che in seguito sarebbero stati separati – letteralmente tagliati a metà – per formare l’uomo e la donna.

L’insieme di credenze mistiche ebraiche note come Cabala insegna che la corruzione degli dèi, sia maschili che femminili e soprattutto dell’Adamo “originario“, in forme nettamente maschili e femminili, è stata una “terribile calamità” che deve essere “rettificata” attraverso un processo chiamato “Tikkun Olam“, un’espressione che significa “riparare il mondo“.

Costoro ritengono che questo processo di riparazione del danno sia iniziato circa seimila anni fa, quando venne creato Adamo, poi diviso in Adamo ed Eva, e che deve essere completato “al più presto“.

Riparare” gli umani, rendendoli di nuovo sia maschili che femminili, riparerà anche gli dèi e li riporterà alla loro forma originaria, perché ciò che accade sulla Terra influisce su ciò che accade in Cielo.

Le antiche religioni basate sull’androginia sostengono che non solo il maschio e la femmina sono un’unica cosa nell’ordine corretto delle cose, ma anche che l’inizio e la fine della storia sono anch’essi una forma unica e identica.

Gli esseri umani devono quindi tornare al loro stato originario di maschi e femmine e rispecchiare gli dèi, che seguiranno il loro esempio e torneranno a essere uguali a loro quando il mondo sarà “riparato” sia “sopra” che “sotto“.


Fonte : L’origine del Mondo del Caos
Rielaborazione a cura di Veronica Baker

Nel ciclo della creazione narrato dalla Cabala, si narra che il primo essere emanato da Dio fu Adam Kadmon, cioè l’Uomo Primordiale, il primo atto della Luce Divina che fuoriesce da Ein-Soph nello spazio primo del Tzimtzum, non diffusa in tutte le direzioni, ma in una sola direzione.

Le luci uscirono dall’Adam Kadmon, diffondendosi dagli occhi, dalla bocca, dalle orecchie e dal naso, senza distinzione tra le varie Sephiroth e senza vasi che le potessero contenere.

Le luci emesse dagli occhi, invece, uscirono in forma polverizzata e apparvero nelle Sephiroth solo come punti isolati, creando un “mondo di luce” puntiforme, detto Mondo della Confusione e del Disordine o Mondo del Caos.

Origine del Mondo del Caos
E le luci uscirono dall’Adam Kadmon, scaturendo dagli occhi, dalla bocca, dalle orecchie e dal naso, senza distinzione tra le varie Sephiroth, e senza vasi che le potessero contenere…

Tuttavia, il divino piano della creazione prescrive che ogni cosa abbia il suo giusto posto, ben definito in una gerarchia ideale, e quindi tutte le luci dovevano essere catturate e conservate in vasi speciali, creati appositamente a questo scopo.

Ma, al momento della creazione del mondo, la Sephira Gheburah/Din, quella del giudizio più severo, fu talmente potente da rompere il suo vaso, distruggendo tutti i mondi creati fino a quel momento.

Così avvenne la violenta “rottura dei vasi“.

Si verificò allora un tale salto di qualità e potenza che causò la nascita di mondi inferiori.

Le luci uscirono con violenza e i pezzi dei vasi si sparpagliarono, lanciando ovunque delle “scintille sante della luce divina“, dando origine alle forze del male, sebbene la rottura dei vasi fosse avvenuta per eccesso di luce e non per carenza di essa.

Le scintille rimasero prigioniere e incatenate nei frammenti di quei vasi, come scorze lontane dalla loro fonte.

Così la Presenza Divina fu separata dalla Luce originaria e lasciata a vagare nell’oscurità dell’esilio nel mondo del Caos.
Tra i re che governavano il Mondo del Caos, vi era il Re di tutte le Klippoth, che sono le forze del male, e che si chiama Bela ben Beor, dove Bela significa ingoiare e Beor fuoco che brucia.

È il re che ingoia il fuoco che scotta, divorando tutto il fuoco non controllato delle scintille di luce: infatti lui e le sue legioni se ne nutrono ancora, usando l’energia che vampirizzano per diffondere discordia e distruttività.

Le Sephiroth che si ruppero furono infatti quelle del cuore e tutte le inferiori ad esse, ovvero i centri governatori dell’affetto e del sentimento.

Questo spiega perché l’uomo soffre maggiormente nel campo delle emozioni e dell’amore : solo le Sephiroth dell’intelletto riuscirono a sfuggire alla violenta frantumazione e a scappare prima che tutto scoppiasse.

Origine del Mondo del Caos
Se l’intelletto scappa, certamente salva se stesso, ma lascia indietro sia il corpo che il sentimento, come pure abbandona al loro destino tutti gli esseri più indifesi.

In questo mito vi è la metafora che, se l’intelletto scappa, certamente salva se stesso, ma lascia indietro sia il corpo che il sentimento, come pure abbandona al loro destino tutti gli esseri più indifesi.

C’è sempre chi fugge in tempo e chi, invece, non riesce a scappare perché non ne ha le forze.
Chi fugge non salva la creazione.

I cabalisti credono che, dopo la caduta di Adamo, tutti gli uomini siano chiamati a sanare questa frattura.

Secondo la legge dell’entropia, un essere tende a restare chiuso in se stesso per mantenere integro il proprio equilibrio, ma restare chiusi all’infinito non è possibile.

Sono, quindi, improprie tutte quelle azioni che si compiono al solo fine di salvare solo noi stessi e la nostra anima, perché non riusciamo a sfuggire all’azione del primo dei mondi creati : il Mondo del Caos.

Il primo universo era il Mondo del Caos, che nasce prima del Mondo della Rettificazione, perché nessuna rettificazione avrebbe senso se non ci fosse stata una precedente frantumazione caotica.

In questo mondo esistevano già le forze divine, le generazioni di esseri umani e la materia, ma non esistevano i Partzufim, cioè le espressioni o i ruoli che Dio assume nel rivelarsi alle sue creature.

I Partzufim sono dei modi per mettere in comunicazione le Sephiroth tra di loro, in modo che l’eccesso di una possa essere assorbito dall’altra del lato opposto, mantenendo inalterato l’equilibrio dell’albero sephirotico.

Nel Mondo del Caos non vi era perciò un tale equilibrio e i vari elementi non erano in comunicazione tra loro ; le pareti e le strutture di questa realtà erano troppo rigide, per cui i serbatoi energetici delle Sephiroth si riempivano o si svuotavano in modo eccessivo.
Se ci riflettiamo, vediamo che lo stesso avviene anche nel corpo e nella vita dell’uomo, perché il microcosmo riflette sempre la realtà macrocosmica superiore.

Il destino di questo sistema squilibrato era quello di implodere o esplodere : implodere per mancanza di energie vitali o esplodere per un loro eccesso, come infatti avvenne.

Questo passo dovrebbe farci riflettere sull’importanza fondamentale, per la vita umana, della presenza di connessioni, collegamenti e comunicazioni : dovrebbe insegnarci molto sul potere negativo della Legge dell’Entropia o del disordine e sulla forza squilibrante della disgregazione.

Origine del Mondo del Caos
Il Mondo del Caos è Malkhut Edom, cioè il Regno del Rosso, e la Cabala simboleggia nel rosso il governo delle forze del lato sinistro, quelle della severità e del giudizio…

Il Mondo del Caos è Malkhut Edom, cioè il Regno del Rosso, e la Cabala simboleggia il governo delle forze del lato sinistro, quelle della severità e del giudizio, nel rosso.

Perciò tutti i regni creati con questo colore, che erano i mondi che venivano ciclicamente distrutti, erano basati solo sulla valutazione del singolo merito o demerito.

In questi regni, se si avevano dei meriti, si veniva salvati ; altrimenti, si era condannati a pagare tutto il debito accumulato con una cosmica deflagrazione.

Nel Mondo del Caos c’era anche del bene, ma era il bene sterile di coloro che agiscono solo per tornaconto personale.

Questo bene non produceva alcun frutto e perciò non sfuggiva all’entropia di quella dimensione, per cui i debiti si accumulavano eternamente, perché l’interesse passivo era talmente alto che nessuno poteva saldare i propri conti.

Arrivati a un certo punto, il Giudice Universale si trovava di fronte a un mondo oberato dal male e costretto a lasciarlo, e così quel mondo, privo di Dio, arrivava al collasso finale.

L’anima che sfugge per salvare solo se stessa non ottiene alcuna salvezza ; anche se sfugge al disastro cosmico, non potrà in alcun modo rescindere la catena che la tiene collegata a tutti gli altri esseri.

È la materia che va salvata e rettificata, insegna la Cabala, non l’anima che è già divina.
Il mondo che va salvato è quello in cui anche le pietre, anche gli insetti e tutti gli atomi dovranno avere la salvezza, perché in tutti vi è un frammento divino.

È il Messia che verrà a rettificare l’intera creazione, affermano i cabalisti, e che ricostruirà il Tempio di Gerusalemme.

Che il tempio sia il simbolo del corpo umano non vi è alcun dubbio, perché Dio creò Adamo insuflando nelle sue narici il Soffio Divino.
Adamo è il vaso di Dio e il Tempio in cui egli risiede.

Ma la Cabala afferma anche che il segreto del Tempio è che anche nell’elemento fisico, nelle pietre, nei pezzi di legno e nel ramo di vite, negli oggetti e nel pelo degli animali, contempliamo il volto di Dio in ogni cosa, perché il mondo è il mantello di Dio.

Origine del mondo del Caos
Il mondo che va salvato è quello in cui anche le pietre, anche gli insetti e tutti gli atomi dovranno avere la salvezza, perché in tutti vi è un frammento divino…

Una dottrina spirituale che insegna a salvare solo l’anima individuale assomiglia perciò alla rottura dei vasi con la fuga delle Sephiroth che saltarono verso l’alto, abbandonando i vasi inferiori al loro destino e causando una tragedia colossale che perdura ancora oggi.

Secondo la Cabala, però, la vera alchimia dell’amore non è questo ciò che il Padre Divino vuole per le sue creature, non è questo il Disegno divino per la sua creazione.

È dalla rettificazione di tutti che conseguirà la completa rettificazione dell’Universo.

Perciò i maestri del cabalismo hassidico affermano :

“Ogni uomo è stato creato per riparare una cosa del mondo.
Il mondo ha dunque bisogno di lui come lui ha bisogno del mondo”.

Quindi, se ci chiediamo perché Dio abbia creato il mondo, un cabalista ci risponderà :

“Perché soltanto l’amore ha bisogno di un compagno diverso da te, ma simile a te nell’essere”.

Quindi, è facile giungere alla conclusione che, poiché Dio ha creato il mondo per amore e l’amore dischiude tutto il senso ultimo della realtà, la vera identità si ritrova solo nel rapporto con gli altri esseri umani e il rapporto con Dio si attua tramite i rapporti con i nostri simili.

Nel hassidismo si afferma che, quando la Grazia Divina si accorse che l’uomo era caduto nella Geenna del peccato, scese dal cielo e accettò di arrivare fino al luogo più profondo degli inferi per liberare coloro che vi erano rinchiusi.

Spinto dal suo amore per loro, Egli riuscì a ritrovarli, a ripulirli dallo spesso strato di rifiuti che li ricopriva, fino a far risplendere le “scintille sante” che giacevano sepolte ed offuscate dalla polvere.

Egli riuscì così a liberarle e a riportarle a Dio, perché nessuno deve essere respinto.

Per questo gli hassidim, nel loro “servizio a Dio”, danno molta importanza al principio secondo cui:

“Ogni uomo deve pensare : è per me, in mio onore che il mondo è stato creato”.

Per questo motivo, i Maestri del Servizio Divino vivono e approfondiscono questo insegnamento.


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