Giugno 26, 2009 Riflessioni di una eretica
Pagelle agli insegnanti
Tabelloni con i voti dei professori affiancati a quelli con le valutazioni degli alunni.
Berchet, storico liceo milanese.
Il preside sembra soddisfatto dell’iniziativa.
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Un gesto democratico ?
Liberatorio, innovativo ?
Premetto che valutare la preparazione dei professori è più che giusto, servirebbe molta più meritocrazia.
Ma non per mano degli alunni, in modo così brutale e populistico, bensì tramite una commissione apposita.
I professori sono notoriamente sottopagati, denigrati, minacciati o anche aggrediti dai genitori degli studenti.
Nell’immaginario comune sono considerati solo degli impiegati senza più status né autorità.
Era proprio necessario questo linciaggio mediatico che finirà per alimentare soprattutto le vendette degli alunni ?
Mi hai bocciato ?
Allora ti canno pure io !
Cinque al prof che mi ha dato un brutto voto.
Quattro a chi mi ha rimproverato davanti a tutti.
Otto a chi non fa mai interrogare di lunedì.
Nove a chi lascia copiare durante i compiti in classe.
Ma che fine farà la fiducia e la solidarietà tra preside e professori ?
Poveri prof, verrebbe da dire.
Anche se, fra di loro, ce ne sono davvero tanti di personaggi assai impreparati.
Sono davvero tanti.
Ma non è così che si crea la meritocrazia.
P.S.: il periodo scolastico è stato uno dei più tristi della mia vita, anche se prendevo ottimi voti e sono sempre stata promossa a giugno.
Non ho mai amato la stragrande maggioranza dei miei insegnanti e, anche a distanza di anni, gli assegnerei un bel quattro in pagella sia per preparazione che per umanità.
Ma forse il pensiero che bisogna studiare e marciare alla velocità di quelli meno dotati, perché non bisogna lasciare indietro nessuno, retaggio di una mentalità purtroppo ancora molto diffusa, ha fatto molti più danni che altro.