Ottobre 31, 2009 EcoAnemia
Paura del drenaggio della liquidità
L’indice PMI uscito venerdì ha battuto nettamente le attese.
Eppure i mercati hanno ritracciato pesantemente.
Non voglio discutere di modelli economici e di indicatori di ciclo, ci sono persone molto più preparate di me in giro.
Ma voglio soffermarmi su quanto ha scritto l’altro giorno uno dei più famosi economisti odierni, Albert Edwards.
Il quale afferma che alla economia globale verrà presto a mancare un motore capace di guidare il ciclo.
Il consumatore occidentale ha infatti gettato la spugna , essendo altamente indebitato e senza più fondi da spendere.
La Cina e il resto dell’Asia non possono diventare da subito il motore principale della crescita per il resto del mondo.
Questo è particolarmente negativo perchè molti asset in questo momento sono valutati con multipli troppo alti rispetto alle valutazioni inerenti una debole crescita economica come quella di questo momento.
Per cui ci sono solamente due possibilità :
Lasciare che il ciclo del debito faccia il suo corso : fallimenti a catena, il settore immobiliare si svaluta di un altro 30%,e le azioni conseguentemente il 50-60%.Tabula rasa, da cui ripartire.
Stampare denaro sempre di più per evitare lo scenario precendente. Impresa molto ardua. Inoltre, una asset inflation ha conseguenze molto peggiori per la classe media e durata assai superiore ad un normale ciclo di debito.
Credo che verrà trovato un compromesso fra le due soluzioni, ed avremo un lungo periodo di trading range piuttosto ampio.
Ecco il perchè del sell off di ieri.
Solo paura di un drenaggio della liquidità.
Siamo in una fase in cui le autorità affermano solo a parole che la liquidità sarà controllata, dando l’impressione che – finalmente – il Quantitative Easing possa essere giunto al termine.
Tornando ad una analisi prettamente tecnica, possiamo vedere che l’indice S&P ha rotto l’area di resistenza 1040/1045, molto forte.
L’area 1016/1020 di S&P dovrebbe essere il target finale di questo movimento al ribasso nel breve termine, prima di un consolidamento quasi certo ed un trading range fra quest’ultimo supporto la resistenza – che a questo punto diviene fortissima – a 1066/1070.
L’estensione del movimento a questo punto può al massimo raggiungere di nuovo area 1100 , ma assai difficilmente di più.
Gli indicatori dovrebbero ricaricarsi nel corso delle prossime settimane, per poi probabilmente accelerare al ribasso ed andare a testare il supporto chiave in area 940/945 decisivo per la continuazione del trend rialzista.