Non deve sorprendere più di tanto che in Italia il Ministro dell’Istruzione abbia espresso l’intenzione di sanzionare gli studenti che esprimono “solidarietà” nei confronti della Palestina.
Si tratta dell’ennesima presa di posizione governativa che soffoca il diritto di parola e di libero pensiero, soprattutto nelle giovani generazioni, e che si aggiunge alla proposta di inviare ispettori nelle scuole dove sarebbero presenti studenti “pro-Palestina”.
D’altra parte, lo scopo di creare un “pensiero unico nazionale”, alias totalitarismo, non è nemmeno più celato.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha affrontato la questione del controllo mentale della popolazione, valutando i limiti (legali) e le opportunità fornite dalle ultime tecnologie per contrastare la “disinformazione” e, soprattutto, le cosiddette “fake news“, un “pericolo” per la sicurezza nazionale.
Per i governi, chi fa vera informazione è semplicemente un “disinformatore”.
Nulla di nuovo sotto il sole.
