Settembre 22, 2024 Global Warming
Il clima odierno è ideale per le api.
Per le api da miele il clima non è un problema
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Da anni i catastrofisti del clima insistono sul fatto che gli orsi polari siano a rischio estinzione a causa del riscaldamento globale provocato dall’uomo.
Tuttavia, i veri esperti hanno dimostrato che l’ultima stima è di 39.000 esemplari, il numero più alto mai registrato nella storia.
Ora, anche un’altra importante risorsa del nostro ecosistema, le api da miele, sta registrando un forte aumento della sua popolazione.
I titoli dei giornali continuano a dipingere un mondo sull’orlo del disastro ecologico a causa della scomparsa degli insetti impollinatori.
È vero che le api sono minacciate, ma il mainstream non sta raccontando la verità.
Anche le api non stanno diminuendo, ma stanno aumentando.
A livello globale, il numero di colonie di api da miele è in costante aumento da diversi decenni.
Secondo la FAO, il numero stimato di api in tutto il mondo è aumentato del 46% tra il 1990 e il 2021.
Si tratta di un aumento straordinario, quindi viene da chiedersi come sia possibile che il mainstream possa continuare a ingannare la maggioranza della popolazione.
Fra l’altro, questa tendenza non riguarda solo poche regioni isolate.
I Paesi di tutto il mondo, dal Brasile alla Cina, hanno assistito a un aumento sostanziale delle popolazioni di api.
In Europa la ripresa è stata piuttosto modesta, con un aumento dell’11% tra il 1990 e il 2021 ; nelle Americhe (Nord e Sud), l’aumento è stato leggermente più sostenuto, circa il 20%.
Altre aree hanno registrato un aumento molto più marcato: l’Africa con il 38%, la regione dell’Oceania, che comprende l’Australia e la Nuova Zelanda, con il 90%, e l’Asia con il 95%.
Tutto questo ha portato alla produzione di grandi quantità di miele destinato al consumo alimentare, con Cina, Iran e Turchia come principali protagonisti.
Secondo una ricerca pubblicata nel 2022 su Nature, tra il 1969 e il 2017 si è registrato un aumento del numero di colonie di api da miele (85%), della produzione di miele (181%) e della produzione di cera d’api (116%).
A livello globale, la resa di miele per colonia è migliorata di circa il 50%, con i maggiori miglioramenti in Asia e in Europa, dove ha raggiunto un picco di oltre il 100% tra il 1961 e il 2017″.
Dunque, qual è il trucco utilizzato dai sostenitori del Global Warming?
Gli scienziati che sostengono la narrazione di un declino globale su larga scala delle api e simili storie apocalittiche si basano solitamente su rapporti di ricerca limitati a uno o pochi Paesi, con statistiche calcolate in un periodo di tempo breve, approfittando di una popolazione poco informata e servendosi inoltre di giornalisti che sono completamente ignoranti sull’argomento o che si prestano volentieri all’inganno.
Inoltre, non è irragionevole ipotizzare che le api da miele stiano prosperando anche grazie all’aumento della CO2, che ha reso il pianeta più verde negli ultimi decenni.
Un documento del gennaio 2022 ha presentato prove del fatto che la presenza di foreste nel raggio di 2 chilometri dalle zone in cui vivono le api ha un impatto positivo sul loro numero.
Ecco uno stralcio dal documento :
“Poiché le api selvatiche dipendono fortemente dai boschi come habitat per l’allevamento delle api nei paesaggi agricoli, è possibile attirare più popolazioni di impollinatori creando nuovi boschi”.
Quindi, a quanto pare, il clima non rappresenta un problema per le api da miele.