Agosto 15, 2009 EcoAnemia
PF = prostituzione finanziaria
Promotore Finanziario = PF = venditore di prodotti finanziari e nulla più.
Non è un lavoro da tutti.
Quanto si guadagna ?
Se hai un bel po’ di pelo sullo stomaco, vivi in una zona ricca, hai buone conoscenze, puoi diciamo tirare avanti oggi.
Altrimenti fai la fame, vista la concorrenza.
I promotori finanziari che ho conosciuto fino ad ora (quando li ho ascoltati era solamente per curiosità, è noto che essendo io in concorrenza da loro non comprerei nemmeno uno spillo, pardon una sola azione) non mi hanno lasciato certo lasciato una buona impressione :
Uno è fuggito in Sudamerica (si dice dopo aver sperperato investimenti poco puliti)
Uno non sapeva una parola di inglese
Ad un’altra, laureata con master, le ho dovuto – ad un certo punto era diventato un divertimento – chiedere esplicitamente i costi del fondo : dopo una mezz’ora di conversazione era stata capace solo di farmi vedere i grafici positivissimi delle performance (altri tempi) e di quanto fossero buoni i fondi della sua banca
L’ultima ha da mesi alle calcagna parenti ed amici incazzati neri perchè li ha letteralmente rovinati con scelte folli di investimenti negli ultimi anni
Caso piu’ comune : banca Me-dio-l'(anum), ma anche alla concorrenza non è molto diversa la situazione.
La prima cosa che ti chiederanno al colloquio sarà quanti parenti e conoscenti hai ai quali rifilare un servizio di consulenza finanziaria.
Già qui, se non scappi a gambe levate, significa che sei masochista.
La selezione dei candidati non avviene secondo criteri quali gli studi fatti, l’esperienza in materia, se sei alto, basso, bello o brutto.
Ti verrà chiesto : “con quale livello di retribuzione mensile ti consideri soddisfatto ?”
Ed occhio alla risposta da dare.
Se la risposta è una cifra (1000, 2000, 3000 €, qualunque cifra), verrai scartato immediatamente.
La risposta corretta (da accendere) è “non metto limiti alla provvidenza/ai miei profitti “.
Questo perchè nel loro modo perverso di ragionare chi fornisce il primo tipo di risposta non ha le caratteristiche adatte da predatore per sopravvivere in quel mondo.
Poi ti faranno probabilmente partecipare ad uno di quegli incontri terrificanti a metà tra un meeting di venditori multilevel e l’iniziazione ad una setta.
Inizi poi con il giro del parentado e dei conoscenti.
Finiti parenti e amici, arriva la parte tragica e non resta che affidarsi all’elenco telefonico.
Raramente esiste il fisso (al limite ci sono gli anticipi provvigionali), ci sono le provvigioni su quanto vendi e su quanto hai venduto (nel senso che otterrai una sorta di rendimento dai tuoi clienti che rimangono tali a lungo, proporzionale sia a quanto gli hai fottuto sia al tipo di prodotto offerto : più il prodotto è un bidone, più guadagnerai).
C’è una struttura piramidale basata sulle vendite, dopo un certo numero di contratti chiusi si può arrivare ad una posizione che permetta di ottenere qualcosa di simile ad uno stipendio fisso.
Le doti per cavarsela sono :
- La capacità di vendersi (non di “vendere”, perche’ non vendi un prodotto, ma la fiducia che il malcapitato ripone in te)
- Devi accettare (ed eventualmente sfruttare) l’irrazionalità del parco buoi. Il cliente non dispone di cultura finanziaria e quindi non ha i mezzi per distinguere tra te e il venditore chi gli rifila la patacca
- La consapevolezza che ogni mattina ti devi alzare per andare a cacciare e se non cacci non porti a casa da mangiare
- Serve pelo sullo stomaco
Sicuramente ho estremizzato ed esistono realtà un po’ migliori di questa, ma la sostanza non cambia.
Ed ecco perchè io – scherzosamente, ma non troppo – ho sempre definito questa professione come prostituzione finanziaria.