La verità sul piano del Tesoro USA

Settembre 21, 2008 MacroEcoAnemia


La verità sul piano del Tesoro USA

[…] Il piano annunciato dal governo statunitense ha tutta l’aria delle misure di emergenza varate ai tempi della Grande Depressione : l’obiettivo è trovare un “ombrello/assicurazione” che consenta ai mercati di ritrovare la fiducia.

Il piano, che mira a rimuovere dai bilanci delle banche gli asset non liquidi, prevede l’investimento di denaro dei contribuenti, ma costerà meno alle “famiglie americane” rispetto ad altre eventuali alternative.

È prevista la creazione di un maxi-fondo in cui far confluire e congelare gli asset non liquidi che affondano i bilanci delle banche e che sono alla base dell’attuale crisi finanziaria. […]

Ma quando mai il prezzo di un titolo fa fallire una banca ?
Cause ed effetti completamente ribaltati.

Un’azienda fallisce quando non riesce a far fronte ai propri impegni per mancanza di liquidità.
Il movimento del prezzo azionario non incide assolutamente sulle casse della compagnia (stock option e bonus vari a parte).

Bear Stearns e Lehman non avevano più liquidità per soddisfare le richieste dei propri creditori.
Ecco perché sono andate a picco, non certo perché la loro quotazione si stava azzerando.


La verità sul piano del Tesoro USA


Per quanto riguarda Goldman Sachs, non sta subendo perdite e la sua quotazione è stata affossata dagli hedge fund.
Ma non diciamo idiozie come è successo per Morgan Stanley.
Goldman Sachs, se mai, non dichiara perdite, il che è un po’ diverso.

Fino a qualche mese fa, GS aveva tra gli attivi 73 miliardi di $ in assets level 3 (valutati secondo un modello, quindi, o peggio).
Ed è per questo motivo che si sono ritrovati senza capitale proprio: è senza equity di fatto.

Quello che sta facendo il governo è una ricapitalizzazione a costo zero per gli azionisti di questa azienda, o quasi.
Lo stesso vale per Morgan Stanley.
È una vergogna.

Per caso, poi, sono stati fatti fallire i concorrenti.
E quando è toccato a GS e MS, sono intervenuti.

A questo punto il governo avrebbe dovuto rilevare quegli asset dopo il crollo e nazionalizzare, come ha fatto ad esempio per AIG, comprando a prezzi stracciati l’azienda e annullando il valore delle azioni.

Così si sarebbero recuperati i soldi, ma il governo ne sarebbe diventato proprietario e azionisti e dipendenti avrebbero almeno pagato per quello che hanno combinato.

Per rastrellare le azioni sarebbe bastato fare un’offerta migliore rispetto al prezzo di mercato, e siccome i ribassisti erano degli “squali avidi“, le azioni sarebbero arrivate vicino allo zero o quasi ; la cifra per rilevare queste società sarebbe stata di qualche miliardo di dollari al massimo.

Sul minimo, il valore di mercato di GS era di 37 miliardi di $, mentre il valore di mercato di Morgan Stanley era di 13 miliardi di $.
Se si fosse lasciato agire gli hedge e si fosse avuto un buon tempismo, si sarebbero potute acquistare entrambe le società con una cifra ridicola, anche sotto i 10 miliardi di $.

Invece, è ridicolo che lo Stato si accolli le perdite senza appropriarsi dell’equity.
Tanto valeva allora fare un assegno a GS e MS come donazione.

Visto il comportamento precedente, andavano nazionalizzate e ricapitalizzate, senza tenere a bilancio tutta la pattumiera di cui sono proprietari.
Lasciando gli azionisti (e i dipendenti che possiedono stock options e vari bonus) beati e contenti.
Questa è la vergogna !

Per non parlare poi del tempismo: Lehman Bros. eliminata, Bear Sterns idem, Merrill Lynch assorbita da BoA, AIG l’80% dell’equity va allo stato.
GS e MS un bel pacco dono.
Come deve sentirsi un azionista di Lehman, Bear Sterns o AIG nei confronti di quelli di MS e GS a questo punto?

E le conseguenze di questa idiozia ?
Il deficit federale esploderà, l’inflazione salirà (a dispetto dei loro indicatori taroccati) e le materie prime e l’oro dovrebbero subire un’impennata con il dollaro che scenderà.


acas see saw


In teoria.
Tuttavia, nel breve-medio termine (almeno fino alla fine dell’anno) sono previste delle manipolazioni che possono influenzare queste tendenze di fondo.


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