PMI Italia Dicembre sotto i 50, peggiore zona Euro

Gennaio 3, 2005 MacroEcoAnemia


PMI Italia Dicembre sotto i 50, peggiore zona Euro

PMI Italia Dicembre
PMI Italia Dicembre sotto i 50, peggiore zona Euro

Gli indici Pmi relativi ai settori manifatturieri dei Paesi della zona euro segnalano le difficoltà dell’economia italiana, che a dicembre ha registrato il risultato peggiore a causa di un nuovo calo della variabile occupazione, ai minimi dall’inizio della serie storica, nel giugno 1997.

Il quadro tracciato dalle indagini presso i direttori degli acquisti indica un lieve miglioramento dell’indice della manifattura italiana che rimane, però, in una fase di contrazione, con un valore di 48,6 a dicembre, in crescita rispetto al valore di 48,1 di novembre.

L’indice relativo alla manifattura tedesca, che passa a 51,7 da 49,9 di novembre, risale sopra 50, indicando un ritorno all’espansione, mentre consolidano l’espansione sia la Francia, con l’indice in rialzo a 52,5 da 52,2, sia la Spagna, che segna un progresso del Pmi manifatturiero a 52,8 da 51,7.

La zona euro sale a 51,4 da 50,4 di novembre, battendo le previsioni degli analisti e segnando il primo rialzo negli ultimi cinque mesi.

A dicembre, il Pmi manifatturiero italiano segnala un minimo storico del sotto-indice relativo all’occupazione, che scende a 45,6 da 46,1 di novembre, confermando la tendenza alla contrazione al di sotto della soglia critica di 50.

Anche nell’intera zona euro e, più in dettaglio, in Germania e in Francia, la componente occupazionale si attesta al di sotto del livello di 50, ma in tutte e tre le aree geografiche si registra un miglioramento.

In Spagna, l’occupazione è risalita a dicembre sopra 50, indicando un ritorno all’espansione.

Chris Williamson di Ntc Research, che compila l’indagine per Reuters, ha dichiarato che l’Italia ha fatto peggio di Germania e Francia in tutti i mesi del 2004.

La domanda di consumi rimane molto debole, con diversi colpi inferti alla fiducia dei consumatori nel corso dell’anno, specialmente a causa della debolezza del mercato del lavoro“.


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