Querelle su IHS : precisazioni a mente fredda

Febbraio 28, 2006 Il lato oscuro degli scacchi, Memorie dal sottoscala


Querelle su IHS : precisazioni a mente fredda

Avvertenza : questo post serve esclusivamente a fornire delle precisazioni riguardo alla lite scoppiata la settimana scorsa su IHS dopo la mia comparsa.

Naturalmente, chi non ha seguito l’evolversi della situazione non ci capirà nulla.

Dopo anni di inattività, ho deciso di tornare all’agonismo. La mia situazione è evidentemente particolare, provo a muovere piccoli passi su IHS, dove avevo scritto gli ultimi post nel 2000.

Conosco personalmente il 90% dei frequentatori più assidui di IHS, ovvero i top poster. Con molti di loro, in passato, non solo ho condiviso trasferte per tornei a squadre, ma anche interi weekend o, nel caso dei festival, settimane. Si è dunque creato un rapporto di amicizia.

Due di loro sanno che, all’inizio del 2003, dopo il primo turno del SMM, ho improvvisamente smesso di giocare a scacchi (dal 1998 al 2003 avevo partecipato esclusivamente a tornei a squadre per il mio circolo in Svizzera, più qualche rarissimo semilampo), a causa di gravi problemi personali che ovviamente non ho specificato.
La cosa creò grande malumore all’interno del team, con strascichi polemici fino alla fine della stagione.

I miei primi thread erano anonimi, non riguardavano gli scacchi, ma il petrolio e le azioni aurifere.

A partire dall’intervento sulla Baltica, ho notato che ero diventata oggetto di studio silenzioso.

Qualcosa non quadrava : qualcuno si è accorto che non c’erano riferimenti noti su di me, perciò la curiosità aumentava.
C’era però chi sapeva che avevo giocato in alcune occasioni la Baltica.
Probabilmente, a quel punto, ero considerata un fake di Sonia Sirletti, che in passato scriveva proprio su questo NG.
Le analogie c’erano, eccome : capacità di linguaggio, competenza in ambito economico-finanziario, forza di gioco.

Ho deciso di chiedere chiarimenti tecnici.
Scrivo un post pedante e palloso sui regolamenti antidoping, dove però, fra le righe, pongo dei quesiti scomodi. Ma non voglio, per ora, alimentare il casino che poi farò scoppiare.

A rispondere è Roberto Montaruli, ma la questione che volevo affrontare non c’entra nulla. Il suo dubbio è comunque legittimo.

Mi risponde anche Edoardo Vancini.
La sua risposta è parzialmente equivoca.
Lo stesso faccio io nella risposta successiva.
Su Internet capita spesso questo.
La cosa sarebbe finita lì se non avesse fatto una battuta che mi ha toccato un nervo scoperto.

A questo punto, ho reagito.
Penso che lui abbia capito chi fossi, spinto da qualcuno (in realtà, scoprirò poi che non è affatto così), e allora decido di scrivere un post molto provocatorio, pur sapendo che, dati i contenuti spinosi, avrei fatto scoppiare un vero macello.

A quel punto, il caos.
Non è ancora chiaro se sto bleffando o sono reale.
Non ci vuole poi molto a capire chi sono, basta inserire su un qualsiasi motore di ricerca le parole chiave “elo con regione, anno dell’ultimo torneo disputato e categoria”…

Arrivano i post di Janis Nisii, che comprende sin da subito che non sono un troll, ma un personaggio reale.
Ancora peggio, perché la curiosità diventa morbosa.

A questo punto, alcuni idioti come Luca Radice (che intervengono senza firmarsi) mi scrivono un’email rivelandomi la mia identità “segreta”.

Francesco Saverio Rinaldi (che non mi conosce personalmente e non ha mai avuto a che fare con me in alcun modo) mi prende in giro in modo plateale sull’NG.
Lui è risalito alla mia identità dopo che qualcuno gliel’ha fornita, e quel qualcuno è molto probabilmente uno dei due miei ex compagni di squadra (Giorgio Bertazzo), di circolo e di tornei.

Alla fine, dopo che continuavano ad arrivarmi email o accuse di vario tipo, ho dovuto fare una smentita pubblica, dicendo che li avevo presi in giro.
Ovviamente si tratta di una smentita farlocca.
Ma quantomeno chiudo il thread, anche a costo di passare per una psicopatica o una persona alla ricerca di eccessivo protagonismo.

Questo è ciò che è successo.
Io sono un personaggio reale.

Non mi aspettavo un simile putiferio.
O meglio, in parte me lo aspettavo, perché volevo capire che aria tirava.

Evidentemente un ambiente così maschilista, conservatore e assolutamente refrattario alle novità non è ancora pronto ad accogliere situazioni come la mia.
È curioso notare che la quasi totalità degli scacchisti si spaccia per progressista…

Già, una persona come me non può più giocare a scacchi.
Per la maggior parte di voi, sono ormai assolutamente stupida e incapace di fare qualsiasi ragionamento logico.
Una persona che serve solo per soddisfare i propri istinti più bassi, come spesso ironizzate nei vostri post idioti.


Querelle su IHS : precisazioni a mente fredda
Querelle su IHS : precisazioni a mente fredda

Bene.
State provando a isolarmi.
Me ne sto accorgendo.
Ma non ci riuscirete mai.

Non avete a che fare con una poveraccia, una persona realmente disagiata, ma con una manager, assolutamente integrata nel suo ambiente di lavoro, con una professione pesante alle spalle e intenzionata a lottare strenuamente per far capire al mondo intero (soprattutto agli idioti) che anche le persone come me hanno una testa e sono dotate di intelligenza, spesso molto superiore alla media, come confermato da importanti test psichiatrici.

Ecco perché ho sempre specificato il mio livello di gioco (nulla di speciale, in fondo, un normale CM di fascia media, inattivo da secoli).

In un modo o nell’altro, tornerò all’attività agonistica, naturalmente non appena avrò avuto modo di prepararmi a fondo.

E ci sarà da divertirsi, perché perdere contro di me sarebbe un’infamia assoluta.

Morningstar, aka Veronica

P.S.: Naturalmente questo post non è rivolto a tutti coloro che mi hanno mostrato solidarietà.
E se qualcuno volesse replicare alle mie parole, sarebbe il benvenuto.


Veronica