Sopra la sfera del fuoco si trovava una sostanza più pura e sottile…
Secondo gli antichi, esistevano quattro elementi nelle loro sfere effettive.
Terra, acqua, aria e fuoco.
Sopra la sfera del fuoco si trovava una sostanza più pura e sottile che non aveva un nome proprio.
Per questo motivo era detta V essenza.
Fu Aristotele il primo a postularne l’esistenza, chiamandola pémpton stoicheon, ovvero il quinto elemento del mondo celeste.
Nel XIII secolo, Leonardo Fibonacci da Pisa studiò le diverse probabilità del numero cinque, dimostrando il famoso principio del rapporto aureo.
Successivamente, il medesimo concetto fu applicato sia in campo matematico, sia in campo geometrico da Luca Pacioli, neoplatonico del XVI secolo, secondo il quale il cielo, quindi il quinto elemento, aveva la forma di un dodecaedro, struttura considerata perfetta.
Infine, gli alchimisti e, in generale, i chimici indicarono la quinta essenza come la forza vitale dei corpi, sebbene fosse la parte più sottile e, quindi, a prima vista invisibile.
Immortalità (del mio mondo)
Perché scrivo è una domanda a cui posso rispondere facilmente.
Me lo sono chiesta spesso, è ovvio.
Penso che un autore – qualsiasi autore, qualsiasi artista – scriva perché ha bisogno di creare un mondo in cui poter vivere.
Io da più di un decennio non riesco più a vivere in nessuno dei mondi “normali” che ci vengono proposti ogni giorno.
Recuperare le energie e ricrearmi quando sono spossata dalla vita…
Il mondo della guerra, il mondo della politica e, soprattutto, il mondo dei cosiddetti “dottori”, che senza averne alcun diritto pretendono di entrare ogni giorno nelle nostre vite.
La sfacciataggine, le menzogne e le cattiverie che provengono da questo ambiente demoniaco sono ormai insopportabili per chiunque possieda almeno un briciolo di sensibilità.
Perciò, ho deciso di creare un mondo tutto mio, a mia immagine e somiglianza.
Un luogo, una regione, un’atmosfera in cui poter respirare a pieni polmoni.
Per recuperare le energie e rigenerarmi quando la vita mi mette di fronte a vicende che mi spossano.
Questa, credo, è la ragione per cui scrivo.
D’altra parte, in questo momento, in tutto il mondo ci sono persone che come me hanno bisogno di rifugiarsi in un mondo tutto loro.
Sono sole o sentono la mancanza di qualcuno.
Sono depresse o ferite.
Hanno cicatrici del passato o problemi personali che nessuno conosce.
Dentro di loro custodiscono segreti che nessuno crederebbe mai.
Eppure desiderano, sognano e sperano ancora.
Forse anche tu, in questo momento, sei seduto (o seduta) a leggere queste mie parole.
Ed è anche per te che scrivo.
Così forse non ti sentirai più sola al mondo.
Ricordati sempre di non lasciarti sopraffare dalla depressione a causa del tuo passato.
E soprattutto non pensare esclusivamente al futuro.
Concentrati sull’oggi.
E se il presente non è dei migliori (ed effettivamente in questo momento è proprio così, anzi è uno dei peggiori in assoluto), ricorda che il domani porta sempre con sé una nuova possibilità.
A patto di non arrendersi.
Immaginazione
Il cosiddetto stato ha sempre odiato chi produce, chi ha inventiva, chi ha ideali.
In poche parole, chi è libero.
Loro sanno già quello che noi vogliamo veramente diventare…
È il vero cancro della società.
Ed è il rischio attuale di una totale distruzione dell’umanità.
Il sistema, il mondo, la politica non possono sopravvivere ancora a lungo così come sono.
È evidente anche solo osservando gli sviluppi di questi ultimi mesi.
Quando il NWO verrà sconfitto una volta per tutte, potremo finalmente fare un passo avanti in una nuova era.
È interessante notare che sono sempre i governi ad autodistruggersi, non gli stati.
La storia è la nostra mappa per il futuro.
Ciò che la storia ci insegna è che la meraviglia e l’immaginazione sono alla base del desiderio umano di capire e scoprire.
In effetti, l’immaginazione è tutto.
Tutte le invenzioni possono nascere esclusivamente dalla nostra immaginazione, che stimola ogni progresso e dà quindi vita all’evoluzione in ogni campo.
Per questo motivo qualsiasi governo è, in fondo, nemico del progresso.
Essendo incapace di immaginare qualsiasi cosa.
Si nutre esclusivamente della paranoia di ciò che potrebbe accadere se il popolo fosse libero.
Perché ne andrebbe del suo potere.
Possiamo creare un mondo nuovo.
Ma purtroppo deve prima bloccarsi e poi distruggersi quello vecchio.
Guardando al passato, possiamo imparare dagli errori commessi e finalmente arrivare a un vero mondo in cui la libertà individuale torni a essere il fulcro della crescita dell’umanità.
I paradossi degli Stoici
Non sempre fare la scelta giusta porta a risultati immediati.
Anzi, solitamente è proprio l’opposto all’inizio.
Soprattutto quando si tratta di scelte che segnano un netto distacco dal passato.
Occorre avere coraggio.
Bisogna sopportare gli insulti e le derisioni iniziali.
L’importante è non scoraggiarsi.
E proseguire sempre nella stessa direzione.
Infatti l’arroganza e la supponenza non portano mai da nessuna parte.
Mentre la serietà, la competenza e l’impegno continuo alla lunga pagano sempre.
