[…]Invece che la madre, alla fine, l’ha scoperta il segretario del Partito Democratico.
Ed è stato peggio.
Divideva la passione per la politica con quella per l’hard, così una giovane segretaria di un circolo Pd di San Miniato, in provincia di Pisa, ha deciso di girare un film porno.
Nonostante la mascherina indossata durante le scene roventi sarebbe stata riconosciuta “confrontando” le immagini del film intitolato “È venuto a saperlo mia madre” con quelle del suo profilo su Facebook.
Così, riferiscono oggi alcuni quotidiani locali, il passo inevitabile è stato quello delle dimissioni dal suo ruolo nel partito.[…]
[…]In una nota il segretario provinciale del Pd pisano e il segretario comunale di San Miniato, fanno sapere che la giovane ha recapitato “una lettera di dimissioni volontarie dagli incarichi” […]
Fermo restando la parte più comica di tutte : la signorina in questione aveva vivamente protestato più volte, scrivendo decine di lettere pubblicate nei quotidiani locali sulla immoralità dei fatti successi a Villa S.Martino, quando in realtà sapeva benissimo di quello che faceva lei stessa, quindi i soliti vizi privati e pubbliche virtù tipiche delle radical chic.
Proprio in questo blog avevo avuto all’epoca in cui scrissi questo post (in cui per altro avevo fatto a pezzi un articolo scritto nel medesimo quotidiano da una esponente di punta del piddìelle, uno dei post più gettonati nella storia passata di questo spazio) un vivace scambio di opinioni – diciamo così – con una esponente del suddetto “circoletto” – o che in ogni caso gravita da anni nell’ambiente rosso pisano.
Ma ecco i pensieri che immediatamente mi sono venuti in mente leggendo questa notizia :
Il nuovo (pardon, vecchio) che avanza : Feltri è tornato a capo del giornaletto di famigghia, ed i risultati si vedono, siamo tornati ai toni della santissima inquisizione del 2009, ma d’altra parte gli ordini del kapò sono questi.
Il piddìmenoelle – ed i suoi sinistri derivati ancora più tossici di quelli finanziari – sono la fiera del bigottismo più esasperato mascherato da falsa (in)tolleranza (nei confronti di chi ritengono inferiore a loro, altrimenti ciccia) : l’insistere sulle dimissioni volontarie e sul fatto “si è appena laureata” sa molto di solita retorica perbenista tipica di certi ambienti.
Ma i “militonti” del partito sono proprio questi, naturalmente nessuno che la difende, anzi avranno fatto tante di quelle pressioni e di comportamenti in stile mobbistico che alla fine la ragazza se ne sarà andata di sua spontanea volontà firmando le dimissioni più veloce della luce.
Per accorgersi della somiglianza tra la ragazza ed il suo profilo su Facebook qualcuno deve aver guardato e riguardato il filmetto incriminato chissà quante volte, dato che lei non era evidentemente così riconoscibile.
Invidia della solita pasionaria femminista – tipica icona delle loro manifestazioni – brutta come la fame nei confronti della bella ragazza in carriera ?
Sicuramente sì, e sarà stata sicuramente una di queste a segnalare il fatto ed ad analizzare fotogramma per fotogramma nella notte.
Imperversano i bacchettoni, nel generale clima di persecuzione da sacrestia.
Ma cosa diavolo c’è di male in quello che ha fatto ?
Vogliamo davvero tornare ai tempi in cui il sesso era il diavolo ?
Ah, beh, in certi ambienti che io chiamo “regressisti” lo è , nonostante le apparenze.
In effetti la persona citata in precedenza – che proprio in questo blog riportò delle tesi sul come chiamare una persona ed il rispetto delle stesse decisamente strampalate – si era sposata con suo marito solamente perchè era dello stesso partito ed aveva le medesime idee politiche, e per nessun altro motivo.
Non aveva infatti nemmeno mai consumato le nozze (evidentemente di facciata), ed allora dopo anni di amarezze e di pettegolezzi delle comari – si sa che il paese è piccolo e la gente mormora – si era rivolta a me, visto il genere di personaggio (?) perché avrei potuta aiutarla a superare i suoi problemi.
Ogni ulteriore commento credo sia francamente pleonastico (e per altro, dopo avere dato tutta la mia disponibilità a conversarci ed parlarci, alla fine partorì l’uscita prima citata).
