A volte penso al cambiamento radicale che ho vissuto dopo aver preso completamente coscienza della mia disforia di genere.
E a come sarà il mio futuro.
Fino ad allora, ho sempre pensato a una vita normale.
Ho un lavoro che mi soddisfa e che mi piace, e in cui posso esprimere la mia creatività in ogni momento.
Anche se mi richiede davvero molto impegno e molte ore, non mi pesa.
Tuttavia, molte altre cose sono cambiate.
Riflessioni
Ad esempio, adoro i bambini.
È un amore che ho ereditato dalla mia mamma, che era un’insegnante innamorata del suo lavoro.
Tuttavia, quasi sicuramente non potrò mai averne.
Ed è questo il principale freno che mi impedisce, almeno per ora, di andare avanti verso la meta.
Giorno dopo giorno, sto scoprendo sempre di più la mia vera natura di donna.
Una mamma.
Ma come si fa a non amare i bambini ?
Penso a mia zia, lesbica butch, che non riesce proprio a sopportare i bambini.
Mi chiedo anche come faccia il suo lavoro con amore, visto che è un’infermiera professionale.
Ma tant’è.
L’unica cosa che invidio davvero alle donne biologiche è il dono di poter far crescere e poi dare alla luce la Vita.
Un dono meraviglioso.
