Dicembre 9, 2008 Il lato oscuro degli scacchi
Riflessioni del lunedi
Insegnare gli scacchi a scuola ?
Non serve assolutamente a nulla se organizzato come un corso scolastico : il risultato finale sarà nel 99,99% dei casi le risposte in stile mio cugino (“Gli scacchi mi fanno schifo”), perché saranno visti come la solita materia sussidiaria da seguire come riempitivo per arrivare a fine giornata, come l’ora di religione dei vecchi tempi, quando arrivava il prevosto, il parroco oppure il tizio o la tizia di turno precari che accettavano un incarico così triste.
Certo, c’era qualcuno che potenzialmente era interessato alla lezione, ma credo fosse la netta minoranza.
Se invece sono organizzati in maniera piacevole, divertente e ludica da persone che hanno una vera passione per l’insegnamento e soprattutto la capacità di suscitare attenzione, è ovviamente molto diverso.
Un esempio su tutti : Nicola Palladino, modestissimo giocatore agonista ma grandissimo divulgatore del gioco, come molti ben sapranno.
Altri tempi ?
Certo, ed eravamo ancora sotto l’influsso del match Fischer-Spassky.
Ma c’erano anche altri personaggi e ben altro carisma.