Novembre 27, 2008 EcoAnemia
Riflessioni di medio periodo
Ecco alcune riflessioni di medio periodo sulla attuale situazione finanziaria :
Gli USA stanno facendo di tutto e di più per salvare il sistema, passando attraverso lo sperpero di trilioni di $ usati per non fare precipitare l’economia tutta d’un colpo, cosa che nonostante i pessimi dati non è ancora avvenuta. Stanno quindi rinviando nel tempo dinamiche inevitabili creando – dopo la finanza tossica – un movimento di denaro potenzialmente ancora più tossico e comunque altamente rischioso.
Tecnicamente la mia posizione è nota : rialzo fino a fine anno e poi periodo successivo di lateralità. Successivamente, entro il secondo trimestre del 2009 – dipende dagli ulteriori interventi e dalle loro conseguenze – si affronterà il vero problema : il (possibile) default del sistema finanziario americano. Un po’ come aspettare l’arrivo di un uragano di massima intensità sperando che lungo il cammino perda potenza.
Quasi sicuro un aumento dei prezzi delle commodities con un possibile, improvviso balzo inflattivo pesante dei prodotti alimentari.
Il crollo del valore del $ – a causa delle politiche attuali di creazione di moneta – è sicuro : gli USA possono nel 2009 subire una improvvisa perdita di valore minimo del 25-35% dai valori attuali della loro moneta.
Debiti, le “bolle” non ancora esplose, le conseguenze a catena delle dinamiche economiche sono altri optional cui purtroppo si dovrà fare i conti.
Dopo un primo periodo di crisi, esauritasi con la fuga dai fondi e dalla Borsa di parte consistente del parco-buoi – gli altri hanno semplicemente perso tutto – siamo in una fase “attendista”.
La vera consapevolezza che sarà crisi sistemica e profonda non c’è ancora nella mentalità comune.
La discesa dei tassi azzererà gli interessi sui Bonds statali (30Yr T- Bond, Bund, Gilt) che oggi vengono accumulati come sicuro bene di rifugio.
Ma quando le condizioni peggioreranno – o più semplicemente alcuni stati smetteranno di comprare debito dagli USA, vedi Cina – e si rifletteranno sulle aspettative di vita quotidiana di singoli e famiglie, allora il secondo stadio della crisi sarà arrivato e la sua altezza dipenderà questa volta dalle condizioni dell’economia reale.
Oggi i soliti commentatori da quattro soldi parlano di rally “portentoso” – e sono però gli stessi che qualche mese fa parlavano di “crisi già scontata” e di mercati già scesi oltre ogni limite. Come già detto più volte, i bear market rally sono sempre violenti e sono delle ottime occasioni di acquisto a breve.
Ma per il medio periodo, occorre sempre prudenza.
Se per Natale ed i dati economici non migliorano – ed ho i miei dubbi – avremo probabilmente una situazione di ipervalutazione del listino, anche se occorrerà consocere le trimestrali delle diverse società per avere un quadro più completo.
Una situazione difficile da valutare nella dinamica successiva.