Marzo 7, 2013 Mode personaggi storie comuni
RIP Nano Bignasca
È morto nella notte il leader della Lega dei Ticinesi Giuliano Bignasca.
Si è spento nella sua abitazione di via Circonvallazione a Canobbio, frazione del comune di Lugano, a nord della città.Aveva 68 anni.
Le cause del decesso, come riporta il Corriere del Ticino, non sono note : vani i tentativi di rianimarlo.
Fonte : FQ
Si discuterà all’infinito del personaggio in questione, sicuramente controverso e non certo un modello di rettitudine personale, ma prima di parlare occorrerebbe aver vissuto in prima persona la realtà locale e non limitarsi a sputare sentenze e a dare dei giudizi senza conoscere nulla (quanti luoghi comuni nell’articolo), come fa invece sempre il giornale in questione, il cui livello medio dei lettori è sicuramente molto peggiore (il che è tutto dire) di quello del “Mattino della Domenica“.
Dove sicuramente predomina un linguaggio forte e sempre ai limiti del turpiloquio e delle offese personali, ma dove non ho mai letto insulti così offensivi e volgarità gratuite.
E meno male che il FQ ha come lettori medi persone che si definiscono laureate e quindi di cultura medio/alta, mentre il lettore medio del Mattino è di estrazione sociale medio/bassa.
È proprio vero quello che diceva Cicerone : “Tardis mentibus non facile comitatur“.
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Una persona non va mai giudicata solo in base alle apparenze e al suo titolo di studio, ma per ciò che è realmente.
Se il Nano Bignasca aveva sicuramente una vita privata assai discutibile (in primis l’abuso di sostanze stupefacenti, di cui ha pagato pesantemente le conseguenze) e ha avuto una carriera imprenditoriale con luci e ombre (tangenti, appalti in nero, traffici illeciti, finanziamenti di dubbia provenienza, forse anche riciclaggio di denaro sporco), come politico ha sicuramente fatto gli interessi della sua gente, impegnandosi non solo concretamente, ma partecipando in prima persona a ogni evento locale (come ho personalmente visto in più di un’occasione, è l’unico politico di una certa rilevanza che abbia mai visto fare questo).
Soprattutto un politico che realmente parlava con la gente comune (non su un blog), capendone le esigenze ; ecco anche il perché del suo tipo di linguaggio.
Ruvido, ma geniale.