Luglio 5, 2011 EcoAnemia
Sempre il medesimo spartito
Era l’11 luglio del 1992 quando Giuliano Amato, con una mossa a sorpresa, decise di tassare nottetempo e retroattivamente i conti correnti degli italiani imponendo un prelievo forzoso del 6 per mille.
Diciannove anni dopo, per far quadrare i conti, il governo prova a rimettere le mani sui risparmi.
Stavolta a essere tassati non sono i conti correnti, ma i depositi titoli, quelli cioe’, dove i risparmiatori conservano azioni e obbligazioni, ma anche Bot, Cct, Btp e quote di fondi comuni d’investimento.
Su quei depositi, insomma, e’ ferma buona parte della ricchezza delle famiglie.
Secondo gli ultimi dati contenuti nella relazione annuale di Bankitalia ci sono 188 miliardi di titoli di Stato, 243 miliardi di quote di fondi comuni, 755 miliardi di azioni e altre partecipazioni su quei conti.
E la nuova tassazione peserà eccome.
Il costo del bollo annuale sul deposito titoli, infatti, passerà da 34,20 € a 120 €. Poi nel 2013 salira’ fino a 150 € per i depositi con una giacenza sotto i 50k € e a 380 € per quelli con giacenza superiore.
Una tassa non progressiva che rischia di penalizzare soprattutto i piccoli risparmiatori.
Fonte : MF
Ed ecco a voi la tanto vituperata (a chiacchiere) patrimoniale mascherata.
Anzi, oserei dire molto peggio, perchè colpisce indiscriminatamente tutti, spazzando via qualsiasi rendimento annuale in buoni nazionali.
Ancora dei dubbi che si sta suonando sempre il medesimo spartito da un anno a questa parte ?