Siamo quasi arrivati al primo step

Novembre 20, 2008 EcoAnemia


Siamo quasi arrivati al primo step

Nel mese di ottobre l’indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti ha registrato una variazione negativa dell’1.0% rispetto al mese precedente .

Si tratta del maggior calo in assoluto in 61 anni : da quando negli Usa esistono statistiche sui prezzi per la serie statistica, iniziata per l’appunto  nel 1947.

Questa frase – che ieri ha fatto il giro del mondo – la voglio copiare pari pari :

“Il crollo rafforza la tesi degli economisti che vedono un serio pericolo di deflazione e recessione per il 2009”.

Ma qui cosa stiamo dicendo da mesi, pardon anni ?
Proprio questo.
E come mai quasi nessuno lo ha fatto fino ad ora notare ?

E dai minutes della Fed, alcune chicche (fra virgolette).

Rapida caduta dei prezzi : abbigliamento , trasporti, oltre al capitolo energia.

Un indebolimento della congiuntura che non “fa più fronte ad alcuna minaccia di inflazione” (ma è mai realmente stata una minaccia oppure è stata la solita panzana delle banche centrali per giustificare il loro scellerato operato) ma “potrebbe al contrario trovarsi a rischio di deflazione in calo di continuo e ulteriore deterioramento della domanda dei consumatori”.

Già da ora sotto gli occhi di tutti, si erano mai visti sconti pre-natalizi del 50% sulla merce di marca ?
I supermercati sono vuoti , e non fanno più la consueta apertura della Domenica di Novembre e Dicembre.

Deflazione è una parola meravigliosa per i cultori di una economia sostenibile, ma una parola terribile per gli amanti di quella tradizionale.

La malattia potrebbe essere curata con una successiva e robusta dose di inflazione.
Ma i mercati non riescono a dominare queste variabili.

Infatti rispetto al bear market degli anni ’70,  abbiamo dei tassi bassissimi sull’obbligazionario.
il risultato finale farebbe pensare ad un doppione del ’29, deflazione e successiva esplosione dell’ inflazione (soprattutto per le materie prime, destinate inesorabilmente ad apprezzarsi).

Siamo quasi arrivati al primo step

In ogni caso, siamo arrivati quasi ai target che mi ero prefissata.
Forse in pochi giorni ci siamo.
Area 7300-7500 di Dow Jones, 740-770 per lo S&P500.

Da qui si dovrebbe rimbalzare per un po’ di tempo : la liquidità generata in queste settimane tornerà nuovamente come un fiume in piena.

E a beneficiarne per prime saranno le materie prime, i cui prezzi già adesso non hanno alcun senso e che sono esclusivamente l’effetto del rafforzamento del dollaro dovuto alla propria forza di valuta di riserva mondiale.

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Poi riprenderà – in seguito – la corsa verso i target finali.


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