Settembre 23, 2024 Riflessioni di una eretica
Perché è più facile cambiare e adeguarsi a tutte le strade senza mai sceglierne una ?
Silenzi da ascoltare. Il chiasso sommerge le nostre scarse idee

Spesso potrebbe sembrare che non ci sia abbastanza spazio per racchiudere i nostri sogni, interessi, angosce e preoccupazioni.
Quattro mura che ci avvolgono e che talvolta ci sembrano addirittura soffocarci.
Eppure, spesso ognuna di noi percorre la propria strada senza mai rendersi conto del punto esatto in cui si trova.
C’è chi cerca scorciatoie e chi non riesce a trovare una via d’uscita.
E chi si ferma senza conoscere il vero perché.
Stremate, scoraggiate, disincantate.
A volte abbiamo l’impressione di sentirci sole.
Ciascuna di noi si perde nei propri pensieri, disorientata dalle domande che le frullano in testa, futili o essenziali che siano, a cui non riesce a rispondere.
Le vie sono trafficate, le case rumorose.
Il chiasso sommerge le nostre scarse idee.
E prevale sui silenzi.
Silenzi in cui, chiunque sappia ascoltare, riesce a distinguere persino il fruscio del vento o il sussurro dei fiocchi di neve che scendono.
Che cosa succederebbe se invece evitassimo di dare ascolto alla voce del nostro cuore ?
Come potremmo capire se non ci fermassimo mai a osservare dentro di noi ?
Se abbiamo davvero ottenuto il risultato che desideravamo ?
Noi riflettiamo, bisbigliamo, discutiamo, parliamo, critichiamo… ma che cosa resta in fondo dei nostri pensieri e delle nostre parole, siano queste dette sottovoce o gridate, se non dedichiamo il tempo necessario per elaborarli ?
Veramente tutto quanto siamo un giorno si dissolverà come neve al sole, o sarà soffiato via come polvere dal vento ?
A proposito, qual è uno dei miei più grandi sogni ?
Quello di rendere immortali le idee.
Lottare al fianco di tutti coloro che ancora possiedono dei valori per combattere contro una società che cerca di annientare chi non si adegua alle sue ferree regole.
Capovolgere il corso di un conflitto che ha sempre visto i più forti prevalere sui più deboli.
I furbi a spese degli ingenui.
Le persone di potere a spese di chi non ha alcuna possibilità di far valere la propria opinione.

E vincere questa guerra.
Come degli eroi.
Regalando al pianeta una speranza a cui aggrapparsi.
Una piccola cosa, di certo insignificante se paragonata ai grandi eventi della Storia, ma che lascerà il nostro segno.
Un graffito su un muro, un’incisione su una roccia, un messaggio in bottiglia che forse vagherà o si perderà per sempre nel mare, ma che nel profondo di noi stesse speriamo un giorno possa essere ritrovato da qualcuno.
Questo è il mio sogno.
Perché allora affannarsi ?
Perché affannarsi ?
Perché tutta questa fretta di non cogliere l’attimo ?
Perché abbiamo paura degli sguardi che potremmo incrociare se ci dovessimo fermare ?
È più facile cambiare e adeguarsi a tutte le strade senza mai sceglierne una ?
O forse per la comodità di non dover trascinare un bagaglio o, peggio, per abitudine ?
Tuttavia, tra chi è temerario o anche tra chi ha paura, c’è ancora qualcuno che sa gustare l’atmosfera di un tramonto estivo o sentire la foschia di un’alba invernale.
Ci sono persone che scelgono cammini diversi, in cui i silenzi possono essere a lungo ascoltati, dove non si cambia percorso in continuazione, non si corre, non ci si agita, ma ci si costruisce, ci si trasforma e ci si perfeziona progressivamente.