L’affondamento del sistema bancario europeo

Febbraio 16, 2009 MacroEcoAnemia


L’affondamento del sistema bancario europeo

Il fragile sistema bancario dell’Europa occidentale rischia di crollare.

La scorsa settimana, il ministro delle finanze austriaco ha stanziato 150 miliardi di € per un piano di salvataggio dell’ex blocco sovietico.
Le banche austriache hanno già prestato 230 miliardi di €, pari al 70% del PIL austriaco.


L'affondamento del sistema bancario europeo


Un tasso di insolvenza del 10% su questi crediti provocherebbe il collasso del sistema finanziario austriaco.
Tuttavia, le ultime stime indicano che il tasso di insolvenza è pari al 20%.

Che ne sarà delle banche coinvolte maggiormente, a partire da Bank of Austria, la controllata di Unicredit ?

Il ministro austriaco ha cercato di ottenere l’appoggio europeo per il suo piano di salvataggio.
Ma la Germania si oppone con fermezza.

I Paesi dell’Est Europa hanno un debito estero pari a 1.700 miliardi di dollari.
Nel 2009, 400 di questi (pari a un terzo del PIL dell’area) scadranno e dovranno essere ripagati o rifinanziati.

Neppure i russi possono coprire il loro debito di 500 miliardi di $: i loro investimenti sono stati fatti con un prezzo del petrolio stimato a una media di 95 $.
Attualmente il prezzo si aggira intorno ai 33 $.
Per difendere il rublo, la Russia ha già esaurito un terzo delle sue riserve valutarie dal agosto del 2008.

In Polonia, il 60% dei mutui è in franchi svizzeri e lo zloty ha perso molto terreno proprio contro il franco svizzero.

Problemi di questo genere riguardano anche l’Ungheria, i Balcani, i Paesi Baltici e l’Ucraina, seppur in misura diversa.
Si tratta dell’equivalente in Europa della bolla dei mutui subprime negli USA.

Quasi tutto il debito della regione dell’Europa dell’est è sulle spalle delle banche dell’Europa occidentale, in particolare Austria, Svezia, Grecia, Italia (indirettamente attraverso la controllata Bank Austria del gruppo Unicredit) e Belgio.

Atene ha ordinato alle banche greche di uscire dai Balcani.


L'affondamento del sistema bancario europeo


Inoltre, l’Europa detiene il 74% di tutti i 5.000 miliardi di dollari di prestiti erogati nei Paesi Emergenti : le banche europee sono 5 volte più esposte rispetto a quelle statunitensi e giapponesi su questo fronte e hanno una leva finanziaria pari al 150% delle banche statunitensi e giapponesi.

Le banche spagnole sono in difficoltà in America Latina.
Gran Bretagna e Svizzera in Asia.

Le somme necessarie ai Paesi dell’Europa orientale vanno oltre le possibilità di aiuto del Fondo Monetario Internazionale, che ha già soccorso l’Ungheria, la Lettonia, la Bielorussia, l’Islanda, il Pakistan e prossimamente la Turchia.

Il salvataggio da 12 miliardi di € per l’Ucraina, che, dopo aver subito una contrazione del 12% del PIL a causa del crollo del prezzo dell’acciaio, rischia il default.
Unicredit, Raffeisen e ING sono in grossi guai a breve.


hidden iceberg


Il Pakistan chiede altri 7,6 miliardi di $.
Ma chi può aprire questa linea di credito ?

Il governatore della banca centrale della Lettonia ha dichiarato l’economia del Paese “clinicamente morta” dopo il crollo del Pil del 10,5% nel quarto trimestre.
I manifestanti hanno fatto a pezzi il ministero del Tesoro e hanno assaltato il parlamento.

Le istituzioni dell’UE non hanno la struttura per poter affrontare questa situazione.
Se un giorno decidessero di non salvare neanche una di queste nazioni, sarebbe l’innesco di una massiccia crisi che contagerebbe tutta l’Unione Europea.

Le implicazioni sono ovvie.
La Germania non è intenzionata a soccorrere Irlanda, Spagna, Grecia e Portogallo, dato che il collasso della loro bolla creditizia porterà a un numero crescente di default.

Oppure a salvare l’Italia quando i mercati obbligazionari si terrorizzeranno per l’esplosiva traiettoria del debito pubblico italiano (112% del PIL).
O ancora a salvare i cugini austriaci, avventuratisi in un cul de sac.


titanic


Saranno questione di mesi o di settimane ?
Il sistema bancario europeo è crollato.
E non esiste una Federal Reserve europea pronta a intervenire o a inondare i mercati di stimoli di emergenza.


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