Social EcoAnemia

Marzo 24, 2023 EcoAnemia, Il Great Reset del WEF

Diventerà normale considerare ciò che un tempo non lo era.

Veronica Baker


Social EcoAnemia

Quando le persone di una nazione si sopravvalutano tendenzialmente non si ribellano di fronte a sacrifici che provocherebbero delle sommosse in qualsiasi altra popolazione.

Prendiamo un sig.Rossi a caso.
Ha un lavoro in cui guadagna a malapena solo per pagare il mutuo, mentre per tutto il resto ci pensa la moglie che fa pulizie ad ore.

La sua casa è un bilocale in un quartiere periferico della città.
La sua auto è una utilitaria.
Nel suo conto corrente non ha il becco di un quattrino.

Quindi un “povero”alla base della catena economica e sociale, con un futuro incerto, con solo debiti, residente in un luogo indesiderabile.
Ma ad una ipotetica domanda diretta della sua condizione, lui risponderà “ceto medio” o “abbastanza benestante”.


Un ragionamento narcisista

Bilocale fuori dalla periferia urbana : “prestigiosa villetta bifamiliare a due passi dal centro, circondata dal verde, a soli 50 metri dalla fermata dei mezzi”.

Utilitaria : automobile con “personalità”, “potenza pura”, “city car”.

Lavoro : dress-code in giacca e cravatta, briefing coi clienti. Un “imprenditore di se stesso”.

La mezza giornata che la moglie riesce a rimediare per un’impresa di pulizie : “part-time”. La moglie esce di casa vestita alla moda, “per non sembrare una stracciona”.

Social EcoAnemia Her Own Destiny
Prendiamo un sig.Rossi a caso…© 2022 Her Own Destiny

Il sig.Rossi a questo punto si crede “abbastanza benestante” se non “ceto medio”, quando la definizione esatta del suo stato sarebbe “povero”, falsando il bilancio della propria vita : è coperto di debiti, non ha un vero lavoro, ha una casa in una zona sperduta nell’hinterland.

Per essere almeno “ceto medio” gli mancano un vero lavoro, circa 150.000 € in meno di debiti, qualche risparmio per la vecchiaia, qualche consumo voluttuario o culturale/ricreativo.

Di questi poveri, in Italia ce ne sono a milioni.

Ognuno di loro semplicemente rifiuta categoricamente l’idea di essere povero.

Ognuno di loro vive in un mondo immaginario nel quale è ricco, intelligente, colto, e vincente : non ha nessuna intenzione di ammettere di essere povero, e considera un attacco alla sua persona qualsiasi tentativo di fargli riconoscere la realtà.

Quindi non si riconoscerà mai nella categoria di quelli che hanno bisogno di lottare dalla parte dei poveri.

Una vita sociale azzerata

L’effetto destabilizzante è quello della solitudine.
Il sig.Rossi non può fingersi ricco per molto, se permettesse alla gente di avvicinarsi a lui.

Un’immagine sopravvalutata di sè implica, impone e richiede l’annullamento della vita sociale.

Solo dentro le mura domestiche il sig.Rossi può, contando su una simile patologia della moglie, coltivare la propria illusione di grandezza, che si esprime nelle seguenti azioni :

Fuori dal lavoro, rinchiudersi in casa insieme alla famiglia.
Al chiuso delle mura domestiche è possibile rappresentare per intero i sacrifici che si fanno per andare avanti.
Ma non uscendo mai è possibile evitare sempre il momento del confronto della realtà con l’immagine fasulla che si dà all’esterno.

Al lavoro, comportarsi come se a casa si facesse una vita da ceto medio.
Se possibile presentarsi sempre vestiti alla moda, insomma essere vincenti.
Anche andare all’aperitivo coi colleghi, ma sapendo che si salterà la cena.

Gli amici (pochi) devono stare più lontani possibile.
Gli unici amici/colleghi con cui si parla sono persone che coltivano la stessa finzione simile, esattamente allo stesso modo.

Il risultato di tutto questo è una società dove la povertà è invisibile.
Essendo accuratamente nascosta dai poveri stessi.

Se girate per le strade vedete solo gente che sembra vivere un classico stile di vita da ceto medio occidentale.
Gente che sta al bar a prendere l’aperitivo, e non vedete che quella sera prenderanno solo un cappuccino.

Li vedete col vestito bello, e non sapete che a casa stanno in tuta da ginnastica o pigiama perchè hanno solo quelli che usano al lavoro.

Non si solleveranno mai.

Come individui hanno bisogno di nascondersi l’un l’altro per l’incredibile distanza che passa tra ciò che sono e ciò che pensano di essere.
Di conseguenza sono diventati asociali.

Social EcoAnemia Her Own Destiny
Il risultato è una società dove la povertà è invisibile…© 2022 Her Own Destiny

Una volta isolato al sig.Rossi non è più possibile restituire alcuna “coscienza di classe”.

Il suo narcisismo personale la rende impossibile.

Se anche si riunisse in una manifestazione, il nostro sig.Rossi si riterrebbe superiore sia agli altri manifestanti sia a chi guida la manifestazione, producendo inevitabili polemiche e scismi senza significato.

L’aumento di povertà in Italia non è percepito socialmente : le persone non si identificano con il proprio “io” reale, ma con quello immaginario.

L’italiano non protesterà realmente contro la povertà sino a quando non gli sarà materialmente impossibile sostenere la sua finzione interiore.

Ma questo gli sarà sempre possibile.

Oggi è possibile trovare pessime scarpe che sembrano alla moda in qualsiasi negozio cinese.
E’ possibile comprare cellulari apparentemente identici ad un Iphone.
Esistono falsi vestiti di marca a pochi spiccioli.

Mentre sempre più persone scivolano nella povertà, sempre più parti dell’economia si sforzano di vendere loro dei falsi che permettono loro di fingere, di sognare di non essere davvero poveri.
Se questo si incunea in una tendenza patologica a ritenersi molto più di quanto non sia in realtà, si capisce perchè il sistema reggerà ancora molto a lungo.

Oggi almeno il 50% degli italiani è povero.
Ma vivono in un mondo interiore illusorio nel quale non sono poveri, ed una vasta produzione di generi di consumo apparentemente borghesi a prezzi proletari li convince di poter sostenere questa illusione.

Il perfetto pollo da spennare all’infinito.


Vassalli valvassori e valvassini

E’ sempre molto interessante rileggere alcuni miei vecchi post.
E vedere quanto materiale ha centrato il bersaglio a distanza di così tanti anni (in questo caso, tredici).


Aprile 2, 2010


Le Borse ormai da 12 mesi di fila continuano a salire incessantemente.
Senza soste o quasi.
Senza nessun ritracciamento degno di nota.

Siamo ormai ad un passo dai livelli pre-Lehman, e ci sono davvero molti titoli ai massimi storici, soprattutto negli USA (due nomi a caso fra i più noti : Nike ed Apple).
Sembra non sia successo nulla o quasi nel 2008.

Ma è successo in effetti qualche cosa, se guardiamo gli indici ?
Abbiamo visto solo un videogame, un brutto sogno e nulla più !

Facciamo un giochino.
Proviamo ad ignorare al momento i pochi aspetti positivi che possano giustificare questa salita.

Ok, la paura di una immediata Grande Depressione (forse solo rinviata nel tempo, chissà !) è stata debellata, nonostante come medicina siano stati utilizzati metodi molto pericolosi : Quantitative Easing, High Frequency Trading, debiti pubblici talmente alti che prima o poi faranno boom.

Proviamo a pensare che tutto questo alla fin fine non sia così importante.
Cosa in realtà rispecchiano in questo momento gli indici ?

Solamente gli utili – attuali ed in prospettiva – delle multinazionali, e non lo stato di salute dell’economia od il benessere della sua popolazione.

Utili, utili, e solamente utili.

Basta, stop, fine.

E prima o poi, nel grande banchetto degli opulenti lobbisti, qualche briciola qua e là verrà concessa alla servitù della gleba.

Perchè si sta andando sempre di più verso una economia di tipo feudale.
Dove ci sono i grandi vassalli (le grandi lobbies finanziarie e le multinazionali), i valvassori ed i valvassini (i manager immediatamente sotto al top).
E sotto un enorme servitù della gleba (i consumatori da strizzare come limoni).

Vassalli valvassori e valvassini
Si sta andando sempre di più verso una economia di tipo feudale…

Tranquilli, le trimestrali di Aprile saranno tutte molto migliori delle attese.

Per altro abbiamo già visto come il giochetto funzioni e sia ormai ben rodato.
Consensus basso e poi risultati molto migliori, con il titolo che poi schizza verso l’alto.

Il giochetto ovviamente non funzionerà perpetuamente perchè sono in atto tre processi altamente pericolosi :

Globalizzazione selvaggia.
Consumatori stra-indebitati.
Continuo aumento della forbice fra ricchi e poveri.

Ma la gente ha smesso di usare il proprio cervello.

La difesa del posto di lavoro ?
La lotta per i differenziali di stipendio fra top-manager ed operai ?

Eppure oggi la differenza in proporzione è di 1-1000, mentre 25-30 anni fa era al limite di 1-10, raramente 1-15.

Cosa ne consegue ?
Non solo che la forbice fra ricchi e poveri si allarga sempre di più, ma che gli indici di borsa rifletteranno sempre di meno la situazione economica del paese.

E diventerà normale considerare ciò che un tempo non lo era.

Disoccupazione a livelli molto alti, ripresa a macchia di leopardo se non proprio impercettibile.
Ma utili in aumento da parte delle multinazionali, sempre e comunque.

Ecco il perchè – come ho scritto spesso in questo blog – gli indici non considerano nemmeno di striscio i dati macro negativi.
Perchè l’unico parametro che in questo momento conta sono gli utili delle multinazionali.

E tassi quasi allo zero significa sempre più utili per le multinazionali.
Ma la piccola e soprattutto la media impresa sarà strangolata sempre di più, perchè non può accedere a tali tassi (anzi, non viene proprio fatto credito).

Ecco perchè parlo appunto di feudalizzazione della economia.

Le multinazionali possono tagliare sempre di più posti di lavoro, disinteressandosi completamente della popolazione.
I salari ovviamente continueranno a scendere (siamo in recessione ed in tempo di crisi, od accetti questa minestra o ti butti dalla finestra) e la delocalizzazione continuerà selvaggiamente nel tempo.

Utili a manetta, finchè Big Ben non dirà stop ed i consumatori non potranno più permettersi nulla di superfluo.
I dati che mostro settimanalmente ci dicono infatti che siamo già in declino irreversibile.

Ma si possono trovare nuovi mercati alternativi : gli emergenti.

Per cui nulla di scandaloso se il Dow Jones andrà nel corso del tempo a 36000 ed il Nasdaq a 10000.
Ma per il 99% della popolazione non ci sarà alcun beneficio.
Anzi, il loro tenore di vita sarà peggiorato nonostante l’I-pod nuovo fiammante o le scarpe Nike ultimo modello.

Ed ecco perchè tutte le multinazionali puntano ai mercati emergenti come motore dei prossimi consumi.
I costi delle multinazionali continueranno a diminuire – delocalizzando la produzione – e simultaneamente sarà sfruttato il potenziale dei nuovi paesi a “consumare”.

Gli utili continueranno ad aumentare e le multinazionali – che rimarranno quotate nel frattempo nei mercati tradizionali – macineranno record su record, alimentando un bull market che continuerà indisturbato nel tempo.

Ce la faranno ?

Forse sì, forse no.
E’ probabile che vista la estrema instabilità dei debiti pubblici degli Stati sovrani più nobili il meccanismo possa incepparsi.
Inoltre, anche i paesi che dovrebbero essere il motore di questa trasformazione (Cina,India) hanno internamente degli squilibri interni piuttosto importanti, e soprattutto continuano a presentare stime di crescita totalmente gonfiate ed irreali.

Ma il gioco in atto è questo.
Che ci crediate o no.

Vassalli valvassori e valvassini
Non illudetevi che la ripresa sia in atto…

Per cui, non sorprendetevi affatto se gli indici continueranno indisturbati – pur se inframezzati da pause più o meno lunghe – a salire.
L’unica direzione prevista nello schema studiato a tavolino dalle lobbies e dalle multinazionali è solamente una.
Verso Nord.

Ma non illudetevi che la crisi sia finita o che la ripresa sia in atto.
E che soprattutto il tenore di vita migliori.
Peggiorerà inesorabilmente.

Domandatevi invece che cosa succederà.
Interrogatevi sui motivi per cui le multinazionali continuano a presentare utili sempre più roboanti.

Interrogatevi sul vostro tenore di vita e se lo manterrete nel tempo.

Gli indici di borsa ?
Hanno qualche attinenza con la vita reale ?

Oppure non è altro che una disciplina a se stante, una realtà virtuale che riflette – al limite – le condizioni di vita dell’ 1% – ad andare bene – della popolazione mondiale.


Sempre e solo EcoAnemia

I fatti che stiamo vivendo negli ultimi due anni non sono semplicemente altro che il processo di EcoAnemia che sta accelerando :

Strangolamento inesorabile del libero mercato da parte dello Stato.
Declino irreversibile dello standard di vita.
Aumento esponenziale del debito pubblico.
Impossibilità di invertire il trend.
Inevitabilità di un finale molto doloroso.

E diretta conseguenza di tutto questo sarà :

Aumento delle politiche di confisca dei beni.
Aumento della disoccupazione cronica.
Diminuzione della privacy e della libertà personale.
Aumento esponenziale dei prezzi dei generi di prima necessità.
Aumento delle lotte di classe.
Ripristino delle leggi marziali.
Aumento della dipendenza da droga, da psicofarmaci, da politiche sociali governative.
Aumento di bolle speculative.

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Il processo di EcoAnemia continuerà ancora a rafforzarsi…

Purtroppo non esiste alcuna soluzione al problema.

Il sistema alla fine ovviamente cambierà.
Ma non perchè “qualcuno” lo vorrà realmente.

Semplicemente perchè prima o poi tutti i trend hanno un inizio ed una fine, e questo è intrinseco nella natura del mondo.

Sarà quindi il sistema stesso ad autocorreggersi, a fare tesoro dei suoi errori ed a rimettersi nella giusta direzione, rigenerandosi come una Fenice.

E’ quindi evidente che i recenti sviluppi dei mercati finanziari non sono altro che la conseguenza del denaro facile stampato dalle banche centrali che non è mai stato messo in circolo nella economia reale.

Quando banche e multinazionali utilizzano il denaro prestato loro dalle banche centrali per acquistare azioni piuttosto che strumenti di produzione si sviluppano esclusivamente bolle.

Quelle medesime bolle che dopo essere state gonfiate sempre di più improvvisamente scoppiano, spazzando via le speculazioni avventate.

In questo sistema le banche centrali sono prima o poi costrette ad intervenire in qualche processo di bail-out che possa salvare dalla bancarotta questi avventati speculatori.
I recenti eventi non sono altro quindi che la classica scusa per cui tali salvataggi possano avvenire.

Il processo di EcoAnemia non si fermerà.
Anzi, continuerà ancora a rafforzarsi.
E la nostra libertà personale continuerà di pari passo a diminuire.

I prossimi passi della Fed quali saranno ?
Sicuramente l’acquisto di obbligazioni societarie a lungo termine, e poi l’acquisto diretto a mercato delle cosiddette società “too big to fail”.

Ma anche – a lungo termine – inflazione.
Che unita ad un sempre più crescente (e drammatico) aumento della disoccupazione – poichè i posti di lavoro persi non saranno mai più recuperati – si trasformerà ben presto in stagflazione.

Senza contare che – proporzionalmente alla ormai prossima perdita di fiducia da parte dei cittadini nei confronti di qualsiasi governo mondiale – ci sarà una rapida fuga di capitali da qualsiasi asset pubblico, in particolare obbligazioni.

Il 2023 molto probabilmente saranno ricordati come l’anno dell’inizio dei fallimenti degli stati sovrani.


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