Aprile 18, 2010 Internet e virtual life
Sondaggio di opinione e riflessioni sul futuro di questo blog
In queste ultime settimane ho pensato di apportare delle modifiche a questo blog.
In rete abbondano solamente siti spazzatura, senza costrutto.
Sono tutti uguali, fatti in fotocopia.
E la ricetta per ottenere clic è sempre la stessa.
Dal punto di vista dell’informazione, la rete – quantomeno in Italia – negli ultimi anni è regredita pesantemente : ormai tutti i blog più popolari sono praticamente identici ai portali dei giornali “tradizionalisti”, i quali danno loro ampio risalto linkandoli direttamente in prima pagina.
In questo modo fanno così salire vorticosamente il numero di accessi, creando un vero e proprio network “di parte”.
È facile notare, peraltro, che le persone che discute nei forum sono sempre meno capaci di approfondire gli argomenti e di considerarne i vari aspetti.
Si accontenta di slogan e frasi fatte, che poi ripete ossessivamente, in perfetto stile lobotomia, e vuole messaggi sempre più brevi.
La comunicazione è sempre più superficiale, stile SMS.
Non c’è poi da stupirsi se nei “grandi” giornali come Repubblica e Corriere si trovano questi pennivendoli da due soldi che si fregiano della pomposa qualifica di “giornalisti”, e che sono solo degli ignoranti patetici, scopiazzatori (e scopiazzano pure male) da copy&paste.
Naturalmente, in un ambito del genere, i blog in controtendenza e davvero di qualità non hanno mai spazio da nessuna parte, non vengono mai linkati da nessun portale importante e non vengono mai segnalati.
Anzi, vengono occultati e combattuti fino alla loro chiusura.
Peraltro, per ottenere un’enorme popolarità in rete – quantomeno in questo Paese – basterebbe seguire alcune regole fondamentali, quelle che io chiamo “politicamente corrette” :
Dichiarare di essere antiberlusconiano (anche se poi, ad esempio, io non faccio altro spesso che criticare concretamente questo governo, perché non utilizzo termini volgari e parole d’odio).
Aderire alle teorie catastrofistiche del GW (la bufala più grande degli ultimi anni), anche quando è appurato che le tecnologie “pulite” su cui puntare in questo momento sono altre, soprattutto per una mera questione di costi.
Non criticare l’attuale amministrazione USA (un fatto comico che ci fa capire quanto oggi la gente non sappia più pensare con la propria testa).
E altre amenità varie.
Altrimenti, finirai nel dimenticatoio e non avrai mai un grande seguito.
Le mie considerazioni, che riporterò nei prossimi giorni in un secondo post a riguardo, nascono dal fatto che, dopo diverso tempo in cui ho portato avanti questo progetto, ho avuto la conferma di tutto ciò che sto scrivendo.
Dall’esiguo numero di commenti ai post finanziari, sembrerebbe a prima vista che il tema trattato non interessi nessuno o quasi, e che le mie opinioni siano poco credibili.
Ma non è così, anzi.
Al contrario, il mio blog è molto conosciuto nell’ambiente ed è visto in un certo senso come una “minaccia” per il cartello dell’informazione tradizionale, sia per i temi trattati, ma soprattutto per il modo in cui vengono esposti : sono molto diretti e, aspetto ancora più rilevante, esposti in modo molto chiaro e oggettivo.
Cosa non da poco per argomenti davvero difficili da digerire per i non addetti ai lavori.
Purtroppo, posso assicurare che la stragrande maggioranza dei sedicenti blogger di trading – e la totalità o quasi dei frequentatori dei forum – sono degli emeriti ignoranti, a cui mancano persino le basi e l’ABC del trading.
Non basta una conoscenza di tipo macroeconomico scolastico, non basta riportare grafici presi qui e là, sarebbe troppo facile.
Eppure, leggo errori elementari e soprattutto strategie che non possono portare altro che a sommare loss su loss.
Inoltre, in un ambiente misogino come quello economico/finanziario, la mia presenza mette a soqquadro, e molto : le donne nell’ambiente sono già (parlo dell’Italia, nel mondo è assai diverso) rarissime, figuriamoci una figura fuori dagli schemi come sono io.
Notare che, lo ripeto ancora una volta, se io mettessi una rubrica del tipo “consigli per gli acquisti” (magari ripetendo buy, buy, buy alla Jim Cramer) e scrivessi le peggiori castronerie della faccia della terra, gli accessi aumenterebbero in ogni caso a vista d’occhio.
Basta vedere la quantità di post (nel 99% deliranti) presenti nei forum del settore.
Conosco fin troppo bene il lettore medio della rete, le sue abitudini, ciò che cerca e ciò che vuole.
Senza contare il fatto che, come mostrano le statistiche di accessi, tutta la parte medico/scientifica di questo blog è da sempre quella più letta.
Anche qui, i commenti sono molto scarsi, intorno allo 0 o quasi, anche se le motivazioni sono diverse: essendo chiaro nel raccontare verità assai crude e pesanti, che sono sempre e comunque occultate dall’informazione “tradizionale”, sono visto come il fumo negli occhi.
Perciò, vorrei ampliare il progetto aggiungendo nuovi contenuti e coinvolgere i lettori silenti per capire cosa eventualmente cambiare.
Per questo motivo, ho bisogno di informazioni da parte di chi è realmente interessato.
In base a ciò che riceverò, deciderò la prossima linea da seguire.
Probabilmente ancora più acuta e tagliente dell’attuale, ma non c’è ancora nulla di deciso.