Sondaggio interattivo

Giugno 14, 2009 Internet e virtual life


Sondaggio interattivo

Volevo cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che giornalmente frequentano e leggono le pagine di questo blog.

I lettori sono un patrimonio grandissimo.
Ma soprattutto i veri protagonisti sono i commentatori, in netto aumento ma, a mio avviso, ancora troppo pochi.

Senza commentatori, un blog diventa totalmente anonimo.
Diventa sicuramente meno interessante.

Nel tempo, ho notato che fra i commentatori ci sono professionisti del settore, semplici esperti del campo e molta gente “comune” che spera di accrescere la propria esperienza (non solo finanziaria, dato che il blog non è monotematico) tramite le letture dei miei post.

Questo blog, nato originariamente con scopi completamente diversi e via via evolutosi nel tempo, ha come principale finalità cercare di fornire ai lettori un canale di informazione alternativo (e soprattutto super partes) che possa garantire indipendenza, oggettività e un minimo di professionalità, senza scadere troppo in tecnicismi che renderebbero la lettura difficoltosa ai meno esperti.

Una voce fuori dal coro.

Si tratta di un sito totalmente al di fuori del panorama allineato e sempre e comunque di parte che si trova nell’oceano della rete.

Ora, però, siamo giunti a un punto di svolta.
Questo post è stato scritto con un obiettivo fondamentale.
Rispondere a queste mie domande :

Miglioramenti nel blog
Argomenti da approfondire

Argomenti preferiti
Argomenti meno validi
Eventuali critiche alla scrivente di queste righe

Da parte mia, posso fare le seguenti considerazioni personali, che però sottopongo al vaglio dei lettori e che non sono assolutamente vincolanti sulle possibili modifiche dei contenuti del blog, ma sono una sorta di esca per le prossime discussioni :

Sono piuttosto contraria alla creazione di una sezione “operazioni da imitare“, come spesso accade nei forum o nei blog tematici : infatti ho sempre suggerito possibili idee, ma sempre e comunque in modo generico. Non sopporto, infatti, le discussioni del tipo : “Sono in perdita, cosa faccio ?” oppure “Ho comprato a XYZ, cosa faccio, vendo ?“.

Sono totalmente contraria alla creazione di un blog monotematico solo finanziario (altrimenti, a suo tempo, sarei già migrata su piattaforme più adatte a questo scopo, come WordPress).
Tenderei a scrivere meno post, ma più approfonditi, soprattutto se ricevessi più commenti che, approfondendo la discussione su un particolare tema in quel momento trattato, la rendessero più costruttiva.

Scriverei articoli più generali che specifici.
Come d’altra parte già faccio, tenderei a scrivere più su effetti futuri di una determinata situazione (soprattutto dal punto di vista macro) che su quelli immediati (anche a costo di essere smentita in seguito dai fatti).

Infine, accrescerei l’uso della lingua inglese anche negli articoli scritti da me.

Ormai questo blog non è più solamente un diario personale.
Ormai è qualcosa in più.

Pur essendo un blog amatoriale e senza alcun fine di lucro, sfioro mensilmente le 6.000/7.000 visite senza fare alcuna pubblicità, né richiedere link al mio blog o fare scambio di banner.

Ci vorrebbe davvero poco per pubblicizzarsi e quadruplicare in pochissimo tempo il numero dei contatti e, probabilmente, dei lettori, ma io non lo voglio.

Perché la maggior parte dei blog del settore “predica bene e razzola malissimo“.

Si riempiono tutti la bocca di lavoro solidale, di creare un gruppo unito per cambiare le cose, ma in realtà pensano solo al loro tornaconto personale.

Non ho mai fatto nomi espliciti, ma molto spesso si è capito a chi mi riferivo (anche se a volte sono arrivati commenti da “finti tonti“).

Tutti i blog del settore sono emanazione di istituzioni finanziarie più o meno importanti, con budget illimitati o quasi a disposizione dei gestori, che utilizzano data feed da migliaia di euro al mese, come Bloomberg o CQG, e gestiscono conti da 8 zeri alla volta.

Inoltre, hanno sede legale principalmente in paesi esteri.

Anche chi finge eticità, non vuole altro che accrescere la propria popolarità a livello mediatico per poter infine guadagnare a scapito dei piccoli che incautamente si lasciano convincere dalle belle parole di costoro (e si sa che in un periodo di crisi la gente comune si lascia più facilmente convincere da fattucchiere o ciarlatani di vario genere che promettono miracoli).

La sottoscritta, invece, svolge un lavoro totalmente disinteressato (ma non per questo di scarso valore), ha a disposizione un budget limitatissimo, un data feed con trading system progettato autonomamente e le uniche fonti di riferimento mediatiche che utilizza sono i blog amatoriali esteri realmente liberi.

Credo realmente nel lavoro solidale e nell’etica.
Non è solo una questione di parole, come purtroppo fa la stragrande maggioranza della gente.

Come sapete, non mi interessa avere un gran numero di lettori.
Non è lo scopo di questo blog, che non vuole certamente diventare un punto di riferimento del settore (anche se mi farebbe piacere se ci fosse un po’ più di rispetto).
Non mi interessa la concorrenza, anche se loro sono preoccupati di me.

E non potrei mai averli, dato che molti guardano solo all’apparenza delle persone e non alla sostanza.


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Voglio solo scrivere post interessanti per creare qualcosa di utile per me e per i lettori.
Una voce indipendente, nulla di più.

Questo blog mi costa tanta fatica e denaro.
È un lavoro che mi porta via tanto tempo e che forse merita una considerazione migliore.

Dato che si tratta di uno spazio totalmente gratuito, insisto sul fatto che la comunicazione con i lettori (molti dei quali sono abituali frequentatori, ma sempre silenti) deve essere migliorata.

Aspetto i vostri commenti e critiche.
Il futuro di questo blog dipende molto da voi.


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