Subconscio e mente cosciente. Gli abissi in cui nessuno osa scendere

Novembre 17, 2024 Internet e virtual life, La Medicina dell’Anima

Ci sono abissi in cui la maggior parte delle persone non osa scendere.
Sono gli inferi della nostra vita istintiva, il viaggio nei nostri incubi necessario per rinascere.

Anaïs Nin


Subconscio e mente cosciente. Gli abissi in cui nessuno osa scendere

Occorre sempre lavorare molto su se stessi.
Si tratta di un’indagine interiore che coinvolge l’interazione tra il nostro Ego e il nostro subconscio.

Un’impresa mai facile da portare a termine.
Solo dopo molto tempo sono riuscita a comprendere appieno il significato e soprattutto il valore di queste profonde parole.

E improvvisamente la mia vita si colorerà come in un arcobaleno.


Subconscio e mente cosciente
Il subconscio è il nostro generatore-accumulatore di emozioni. Mentre l’inconscio è il nostro bambino interiore…

Quando studi te stessa, a volte scopri cose che non riuscivi a comprendere e che ti fanno fare un passo avanti.

A volte, però, ti rendi conto che non sono esatte, quindi occorre compiere un piccolo atto di umiltà.
In poche parole, ammettere di essersi sbagliata.

Il subconscio è il nostro generatore-accumulatore di emozioni.
Mentre l’inconscio è il nostro bambino interiore.

I bambini giocano con tutto quello che hanno a disposizione.
Con i mattoncini costruiranno forse una casa o un ponte, o comunque qualcosa che gli permetta di usare quei mattoncini.

Il nostro bambino interiore gioca con le emozioni, si diverte a elaborarle in continuazione, a modellarle e a spostarle a proprio piacimento.

Inoltre, è in grado di farci compiere azioni che sono in sintonia con le emozioni o che generano una risonanza nella nostra vita con le emozioni che ha deciso di utilizzare per il suo gioco preferito in quel momento.

A volte le usa per comunicarci qualcosa, altre volte per puro diletto.
Altre volte ancora, genera un caos mentale incredibile.
E questo succede quando chiede la nostra attenzione.

Proprio come fa un bambino quando gioca in una stanza dove ci sono due “adulti” che stanno facendo dei discorsi “seri”, ignorandolo mentre sta giocando.
Cosa farebbe il bambino se nessuno gli desse retta ?

Aumenterà il volume della sua voce nel tentativo di attirare l’attenzione.

Il nostro inconscio agisce esattamente come i bambini che vogliono attirare la nostra attenzione, giocando con tutte le emozioni che trova nel corpo nel quale è confinato e dal quale la mente si guarda bene dal farlo uscire.

Potremmo pensare che si diverta a moltiplicare le emozioni sbagliate, facendole girare in testa più spesso e spingendo così il subconscio ad aumentare i recettori che le producono.
Ma, generando anche nella vita quotidiana qualcosa che lo metterà in sintonia con quell’emozione che vuole che tu ascolti.

Lui sa bene quello che fa.

Sarà anche un bambino, ma è molto sveglio e attivo, un mago.
L’unico potere che non possiede è quello di infrangere il libero arbitrio della mente che lo “controlla”.

Infatti, è il nostro libero arbitrio a decidere se ascoltare il nostro subconscio o continuare con le sue credenze e con tutte quelle maschere con cui ci identifichiamo quotidianamente.
Spetta a noi comprendere cosa ha da dirci il nostro inconscio, che in poche parole modella la nostra vita.

Subconscio e mente cosciente
Tutti noi possediamo un subconscio…

Più ci ostiniamo a non ascoltarlo, più ci farà vivere quell’emozione che ci sta sabotando e più spingerà il subconscio a diventare una batteria di emozioni incontrollate e soprattutto incontrollabili, sempre più cariche di quei recettori cellulari che producono e si armonizzano con quell’emozione che cerchiamo di non comprendere.

L’inconscio è un nostro amico, l’unico vero amico che abbiamo.
Ci fa capire il perché delle nostre azioni e stabilire un colloquio con lui è senz’altro la scoperta più interessante che si possa fare.

Il problema che tutti incontriamo nel cercare un primo contatto con l’inconscio è dato dal fatto che tendiamo ad accontentare le esigenze del nostro Ego : lo vogliamo incontrare per amplificare le cose che desideriamo nella vita, ignorando il fatto che, se non le abbiamo ancora avute, molto probabilmente è il nostro inconscio a non averle volute.

Se cerchiamo un contatto e un colloquio solo per soddisfare la nostra mente, questa si opporrà, costringendoci ad abbandonare il libro sull’inconscio e a prendere sempre decisioni sbagliate.

Comprendere l’inconscio è un passaggio fondamentale, non per forzare la Vita, ma per renderla finalmente fluida e godibile, proprio come farebbe un bambino, che è capace di divertirsi con qualunque cosa abbia a disposizione.
In una zona di guerra, un bambino sa giocare anche con le macerie delle case distrutte.

Questa semplicità d’animo dovrebbe far riflettere sulla leggerezza d’animo che contraddistingue i bambini e che il nostro inconscio ci chiede.

Questo non significa essere irresponsabili, ma semplicemente essere semplici, un atteggiamento indispensabile per vedere la vita in modo più costruttivo e libero dalle gabbie mentali che la imprigionano.

Osservare questa nuova prospettiva come se fossimo bambini può aiutarci a comprendere il piccolo/grande genio ribelle che c’è in ognuno di noi, restituendoci l’armonia perduta.

Togliendo la polvere dalla nostra mente e accarezzando il nostro corpo subconscio, possiamo far riemergere il genio che è in noi.
E ancora una volta, l’amore è il motore di tutto.

Ritornare bambini significa ritornare al nostro inconscio e dargli il giusto peso nella nostra vita quotidiana.

Imparando ad amare il nostro bambino interiore e ad ascoltarlo, otterremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Soprattutto la magia.



Subconscio e mente cosciente
Il subconscio controlla la maggioranza delle nostre azioni…

Le informazioni entrano nella mente attraverso i cinque sensi e poi fluiscono nel subconscio.

Il subconscio (detto anche istinto o cervello primordiale) si trova nelle regioni subcorticali del cervello, come l’ipotalamo e l’amigdala.

L’istinto ha tempi di reazione molto rapidi.
Se, per esempio, si tocca qualcosa di caldo, il subconscio entra immediatamente in funzione e reagisce spostando la mano lontano dal fuoco molto prima che la mente cosciente ne venga a conoscenza.

Il subconscio, infatti, controlla praticamente tutte le nostre azioni.

Ad esempio, gestisce il movimento dei muscoli della bocca, il funzionamento delle corde vocali e le espressioni facciali.
Oppure permette di mantenere l’equilibrio quando andiamo in bicicletta.

Si tratta di attività che avvengono indipendentemente dalla mente cosciente.

Il subconscio memorizza tutte le informazioni, immagazzinandole come esperienza.
Un’esperienza può naturalmente riguardare anche determinati sentimenti o immagini.
Oppure, in base ad altre esperienze precedenti.

La mente cosciente riceve quindi tutte le informazioni dal subconscio.
Poi le elabora, applica la propria logica intrinseca e ne giudica l’esperienza.
Infine, metabolizza la situazione.

In pratica, la mente cosciente aiuta il subconscio a trovare le soluzioni migliori alle varie situazioni che si presentano.

Inoltre, quando l’istinto e la mente cosciente comunicano tra loro, si può “riprogrammare” il subconscio stesso.
Di conseguenza, quando si ripresenterà una situazione simile, il subconscio si ricorderà dell’esperienza avuta in precedenza.
Reagendo di conseguenza.

Un amico ti porge un mazzo di fiori.
Ma subito un’ape ti punge il naso.

Il nostro subconscio percepirà ovviamente il dolore.
Nel medesimo istante, la mente cosciente inizia a pensare a come reagire la volta successiva, quando si ripresenterà un’esperienza simile.

Ad esempio, la mente cosciente può comunicare al subconscio di non avvicinarsi mai più a nessun fiore.
Oppure di non avvicinarsi a nessuna persona che tenga in mano un mazzo di fiori.

Come si comporterebbe in questo caso la mente cosciente?
Il naso inizierà a prudere non appena si sentirà il profumo di un mazzo di fiori.
Un vero e proprio avviso protettivo.

Naturalmente, la mente cosciente può aiutare il subconscio a modificare la reazione.
A patto di acquisire un’adeguata esperienza.

In questo caso, dei fiori senza api.

Non appena sentirai il profumo di un mazzo di fiori, semplicemente guardali attentamente.
Assicurandoti che non ci siano api.
Poi li annuserai.

Di solito, il subconscio e la mente cosciente cooperano spontaneamente.

Il primo invia avvisi protettivi alla mente cosciente.
E quest’ultima elabora il messaggio ricevuto correttamente.

Quando gli avvisi protettivi si interrompono, si verifica il dramma ripetuto

Subconscio e mente cosciente
La società moderna insegna a sopprimere le emozioni…

La società moderna ci insegna a reprimere i nostri sentimenti.

Impariamo a nasconderli.
Li sostituiamo con altri.

Tendiamo a camuffarli.
Ma soprattutto, ci desensibilizziamo nei loro confronti.
Sforzandoci di disconnettere i sentimenti che desideriamo provare dalla nostra logica interiore.

Spesso la società ci intima di “non provare una particolare emozione”.
Gli uomini non devono mostrare le proprie emozioni.

Le donne non devono arrabbiarsi.
I bambini a scuola devono stare composti e seduti sui banchi senza esprimere alcun giudizio sul sistema scolastico.

Tuttavia, reprimere le emozioni interrompe il collegamento vitale attraverso il quale il subconscio comunica le proprie esperienze alla coscienza.

Quando ciò si verifica, il nostro subconscio tende a ripetere l’esperienza in modo sempre più intenso.
Cercando in tutti i modi di informare la mente cosciente.

Ad esempio, la mente cosciente può apprendere da una figura genitoriale (o comunque autoritaria) che un determinato sentimento è “cattivo” e che “non ci si deve sentire in quel modo”.
Di conseguenza, la mente cosciente tenderà a riconoscere quella emozione come pericolosa.
Provando a tutti i costi a bloccarla.

La mente cosciente può arrivare a programmare il proprio subconscio come un “giudice”.
Con l’evidente volontà di impedire a tutti i costi la comunicazione al subconscio di quella sensazione.

Alla fine, quella sensazione sarà sempre associata a qualcosa di negativo.
Quindi, sarà da evitare a tutti i costi.

Tuttavia, il subconscio continuerà a desiderare di comunicare l’esperienza che vorrebbe provare e soprattutto l’emozione che ne deriva.
L’intensità e il desiderio aumenteranno sempre di più.

Una vera e propria pressione, sempre più forte.
Inizialmente l’esperienza sarà solo immaginata.
In seguito, inizieranno dei veri e propri incubi notturni.

Subconscio e mente cosciente
Un vero e proprio dramma interiore…

Un vero e proprio dramma interiore in cui il subconscio desidera provare sempre la stessa emozione.
Proprio quella che la mente cosciente rifiuta di provare.
Tornando quindi al punto di partenza.

Un processo che si rafforza e si consolida sempre di più nel subconscio.

Se la mente cosciente continuerà a non ricevere messaggi positivi dal subconscio, questi drammi interiori ricorrenti diventeranno sempre più frequenti.

Ogni volta sempre più intensi.

Un processo che può proseguire ininterrottamente per anni.
A volte anche per tutta la vita.

Il subconscio continuerà a desiderare che la mente cosciente recepisca l’avviso protettivo in tutti i modi possibili.
Ma la mente cosciente continuerà a ignorare l’emozione che il subconscio desidera provare.

Sopprimendo i sentimenti, la mente cosciente blocca il proprio sistema di allerta migliore, che le permetterebbe di riconoscerli nuovamente come negativi.
Il subconscio, infatti, ha sempre intenzioni positive.

Ecco perché tutti ottengono sempre ciò che desiderano.
O meglio, ottengono ciò che il loro subconscio desidera.

Le proteste e i dinieghi della mente cosciente non fanno altro che confermarlo.

L’istinto. Il modo inconscio con cui le persone simili comunicano tra loro.

Tutti noi abbiamo un subconscio.
Ed è proprio il subconscio a rappresentare la principale rete di comunicazione fra persone simili.

Questo succede perché riconosce istintivamente se il subconscio di un’altra persona può diventare un buon alleato.
Questo soprattutto quando desidera creare un dramma per trasmettere alla mente cosciente un’emozione “particolare”.

Quando due “fratelli” si riconoscono, si attraggono immediatamente per via di una sorta di attrazione “chimica”.

Questo spiega, ad esempio, il perché le persone che hanno subito abusi durante l’infanzia provano una forte attrazione visceralmente nei confronti di individui violenti e aggressivi.
Questo desiderio inconscio di averne uno come compagno di vita arriva a spingerle a desiderare inconsciamente di diventare come lui.

Esiste inoltre una coscienza collettiva che memorizza e unisce i subconsci.

Dizionari e biblioteche, per esempio.

Ma soprattutto la rete Internet.
Questa può facilmente trasmettere particolari messaggi emozionali.

La mente cosciente globale può recepirli o rifiutarli.
In quest’ultimo caso, si possono creare drammi interiori “globali”.



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