Le masse non si ribellano mai spontaneamente e non lo fanno perché sono oppresse.
In realtà, finché non viene loro consentito di fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse.
Saipem, una delle più importanti società italiane a partecipazione statale che opera in un settore strategico come quello dell’energia, vale a dire controllata da un’altra società di Stato, Eni, sta precipitando verso il fallimento.
Prima un intervento interno che brucerà risorse dei contribuenti.
Ovviamente, l’operazione non andrà a buon fine.
Poi arriverà un investitore estero che si prenderà l’azienda per un piatto di lenticchie.
D’altronde, il “vile affarista” è sempre prevedibile, perché non si discosta dal copione che ha sempre attuato da liquidatore.
Infatti la storia si ripete sempre.
Cambiano i personaggi, ma gli attori principali sono sempre gli stessi.
Cosa accadrà alle finanze pubbliche nazionali, considerando che il gettito fiscale del Nord sta precipitando bruscamente ?
Non è che l’intenzione, nemmeno tanto malcelata, di colpire l’Italia produttiva sia proprio quella di far collassare l’Europa attraverso il default dell’Italia (terza economia dell’UE) ?
Perché sono state colpite in particolar modo Lombardia e Veneto, le due regioni italiane con la maggiore crescita economica ?
Casualità o segnale preciso ?
A cosa serve un enorme carcere militare e sanitario che costringe la popolazione a vivere sotto costante sorveglianza ?
Un laboratorio di ingegneria sociale che inizia con la militarizzazione delle crisi, del territorio e della società ?
O forse temono rivolte quando saranno annunciate misure altamente impopolari che andranno a toccare i conti correnti della gente comune ?
Ricordo inoltre che “ufficialmente” stanno ritirando il denaro contante perché “infetto” e quindi è necessario “disinfettarlo e lavarlo“…
