Novembre 30, 2009 EcoAnemia
Svendite natalizie a Novembre

Non era certamente difficile prevedere che la spesa media del consumatore USA durante il Thanksgiving scendesse dai 372 $ nel 2008 ai 343 $ nel 2009 : i potenziali acquirenti, infatti, hanno ricercato offerte e sconti sempre più massicciamente.
Da noi la situazione non è certo diversa : dalla scorsa settimana gli ipermercati – almeno qua localmente,ma essendo una delle zone italiane a maggior reddito pro-capite è una statistica assai significativa – presentano per l’acquisto di generi alimentari tipicamente natalizi sconti dal 40% al 50% rispetto all’iniziale prezzo di vendita.
Se i forti sconti – se non proprio le svendite – iniziano a Novembre, quindi un mese prima – è un segnale che le vendite non stanno andando male, ma malissimo.
Per cui è già evidente sin da questo momento che i margini di utile per la grande distribuzione sono già ridotti all’osso o quasi, senza aspettare fra un mese e mezzo circa le statistiche sull’andamento delle vendite natalizie.
Ne consegue che per la piccola distribuzione la situazione è già problematica, se non proprio drammatica.
Oltre al fatto che da qui a Natale i prezzi dovranno forzatamente essere ancora più ridotti – soprattutto nei settori che tirano molto poco (le mie fonti mi informano di una sostanziale tenuta esclusivamente per piccoli elettrodomestici, vestiti invernali e giocattoli economici, male invece il settore tecnologico e malissimo settori come l’abbigliamento) , quindi se si vogliono spuntare prezzi migliori non si deve fare altro che aspettare.
Il buon senso, prima di tutto, è il principale indicatore, soprattutto nel lungo periodo.