Febbraio 18, 2010 EcoAnemia
Tempesta valutaria in arrivo
Negli ultimi tempi si sono susseguiti gli attacchi alla valuta unica europea.
Nulla di nuovo sotto il sole, che si sia già scatenata una guerra finanziaria fra i diversi stati mondiali è noto da tempo, naturalmente.
Ma colpiscono sempre la concomitanza di certe dichiarazioni pro USA e contro Europa.
Ieri è stata la volta di Mundell, che ha attaccato pesantemente il nostro paese :
[…] “I think it would be very difficult to bail Italy out.
I think we have to make sure that whatever is being done to Greece, and possibly to Portugal and maybe Ireland has to also save Italy. Italy has got to be worried…
Right now I think they should let the euro ever, for the next 10 years, rise above $1.40.”[…]
Naturalmente, ignorando bellamente il vero problema in questo momento, chè è la Grecia :
[…] No risks of Greece spillover into the broader eurozone, and infact is calling for the adoption of the euro by Britain.
Probably not worth holding your breath on that one […]
Il progetto è naturalmente chiaro , non occorre essere dei geni per capirlo.
E puntuale anche questa volta come un orologio, è arrivata la notizia del FMI :
[…]The International Monetary Fund said Wednesday it will soon begin selling to the market the remaining 191.3 metric tons of gold it has slated for release, though the sales will be conducted in phases to avoid disrupting markets.
The sale of gold, currently worth nearly $6.9 billion, will begin “shortly,” the fund said in a brief statement.”
In accordance with the priority of avoiding disruption of the gold market, the on-market sales will be conducted in a phased manner over time,” the IMF said.The IMF noted that central banks in Europe have said they can accommodate the fund’s gold as part of their scheduled sales in the Central Bank Gold Agreement. […]
Che correlazione esiste fra le due notizie ?
L’Italia è al quarto posto fra le nazioni che possiedono oro fisico, dopo USA, Germania ed il FMI, e proprio la mossa del FMI stesso sembra una operazione fatta calzare a pennello per mettere in difficoltà l’area € e rafforzare chi comanda davvero a livello globale finanziario, cioè le potentissime lobbies USA che in questo momento sono short sull’ €.
Ma questa volta il giochetto potrebbe non andare bene, perchè esiste un terzo, potentissimo, incomodo : Cina, che di certo non starà sempre a guardare e non si lascerà scappare l’occasione di mettere in crisi un gigante USA mai come ora dai piedi d’argilla.
E che i dati sul deficit USA non siano allarmanti, ma terrificanti, e che il loro attacco all’€ sia un estremo tentativo di difesa della loro supremazia economica (a cui seguirà al 100% una reazione di tipo militare prendendo una scusa qualsiasi, gli americani sono sempre i “soliti”americani), lo mostra il seguente grafico :
Credo che non ci sia bisogno di commentare.
Naturalmente, le reazioni tecniche a tutte queste dichairazioni “pilotate” non si sono fatte attendere :
DXY che torna a manifestare tutta la sua forza , anche perchè oltre alla “sparata” di Mundell, Moody’s – che, come già spiegato nei giorni scorsi, ha un ruolo fondamentale nella distruzione della Grecia – ha downgradato ieri tutte le banche elleniche (e ce n’era realmente bisogno, dato che tutti sanno che sono a pezzi ?).
Gold che naturalmente cede vistosamente nell’after hour di ieri sera dopo la notizia del FMI.
Ma una analisi più precisa ci mostra che tutte le commodities – quindi non solo il Gold – hanno esaurito la loro spinta propulsiva al rialzo e stanno nuovamente per invertire la direzione, prendo come esempio il Copper, che notoriamente è la più sensibile alla congiuntura economica.
Il reddito fisso – sia USA che europeo – mostra delle configurazioni di H&S potenzialmente molto ribassiste e delle divergenze piuttosto marcate negli indicatori.
Mentre sullo Spoore ogni commento è superfluo, il grafico e soprattutto l’andamento dei volumi degli utlimi tre giorni parlano da soli.
Mentre la rottura della media a 50gg da parte delle small caps pare solo momentanea, una vera e propria bull-trap :
Mentre il Russell 1000 ancora non ha confermato il segnale (e forse non lo confermerà, nonostante lo S&P abbia ancora tecnicamente una decina di puntarelli al rialzo) :
Interessante la comparazione fra i due indici , che ci mostra per altro una cosa non nuova, cioè che le small caps sono molto più volatili e performano (o sottoperformano) sempre maggiormente rispetto agli indici composti dai pesi massimi :
E nel frattempo è tornata a fare previsioni (meteorologiche) la oramai mitica strategist Abby Cohen :
[…]“We do think the market overall is likely undervalued,” Cohen, 57, said on Bloomberg Radio. “The recession is over and has been over for several months.
Not every sector recovers at the same pace. We’d be looking in some of those areas focusing on economic improvement.”Cohen said technology shares and commodities producers are attractive because of the prospects for revenue growth and improved demand.[…]
Peccato che i suoi precedenti non siano proprio rassicuranti :
[…]On a CNBC appearance in March 2008, she predicted S&P 500 at 1550 by end 2008, In an August 10, 2007 appearance on CNBC the Oracle of nothing predicted the S&P 500 would rally to 1,600 by December; In December 2007 A. Joseph predicted the S&P 500 index would reach 1,675 in 2008 (the S&P 500 traded to less than half, or 741.02, in November 2008).[…]
O meglio lo sono, ma esattamente all’opposto, il perfetto segnale contrarian..